Piazza Bernini vain tilt. Denunciato il titolare di un centro diagnostico. La replica: sono solo due cerotti

Rifiuti radioattivi nei cassonetti, paura al Vomero

Residui ospedalieri trovati in due contenitori E il quartiere si blocca
17 settembre 2011 - Paolo Barbuto
Fonte: Il Mattino

Il rilevatore di radioattività lancia un segnale di allarme davanti al contenitore dell'immondizia; gli agenti della polizia municipale si fermano, approfondiscono, identificano un sacchetto che fa letteralmente impal7ire il macchinario speciale. Scatta l'allarme: ci sono rifiuti radioattivi al centro del Vomero, in piazza Bernini. Arrivano i vigili del fuoco, quelli del reparto speciale che tratta le radiazioni, il quartiere collinare si blocca. È panico. La vicenda si è sviluppata ieri mattina quando i vigili dell'unità operativa ecologia, guidati dal tenente Ciro Coli-moro, hanno chiuso il cerchio di una indagine che ha avuto il suo inizio mercoledì scorso, in piena notte. Alla discarica di Tufino era stato bloccato un autocompattatore: «Non può scaricare, i rilevatori segnalano la presenza di radiazioni». Sembrava un caso isolato, invece la notte successiva, alla stessa discarica, è scattato un altro allarme, esattamente identico al primo: radiazioni dall'immondizia contenuta nel camion. Quando i vertici dell'Asia hanno guardato la provenienza dei due auto-compattatori e si sono resi conto che avevano seguito lo stesso percorso, nel cuore del Vomero, è scattata la denuncia alla polizia municipale. Il generale Sementa, che ha ricevuto per primo la segnalazione, ha messo all'opera l'unità operativa ecologia, fondata appena dieci giorni fa proprio con l'intento di contrastare il fenomeno degli sversamenti illegali. Così, per capire qual era la provenienza del materiale pericoloso, gli agenti hanno seguito il percorso degli autocompattatori e si sono avvicinati ad ogni cassonetto misurando la presenza di radiazioni. Ieri mattina all'alba, sono riusciti a intercettare il cassonetto radioattivo. Dal sacchetto incriminato hanno tirato fuori carte e documenti per risalire al nome dello sversatore. Hanno individuato i dati di un centro diagnostico, si sono rivolti al medico titolare, gli hanno contestato la presenza di quel materiale radioattivo. Per avere certezze sulle rilevazioni effettuate dalla polizia municipale, il centro ha chiesto l'intervento di uno specialista di fiducia che ha raggiunto la zona con un proprio strumento di misurazione che, secondo il verbale della polizia municipale, ha confermato la radioattività del materiale. Geiger I rilievi del misuratore di radiazioni hanno evidenziato il valore più basso vicino ai sacchetti chiusi e quello più alto vicino ai sacchetti aperti Nel frattempo, così come prevedono le norme in caso di pericolo di radiazioni, la zona è stata isolata e il traffico tenuto lontano. Per molte ore c'è stato caos in piana Bernini, all'altezza del cassonetto che si trova all'aneolo con viale Michelangelo. Nel momento in cui il nucleo speciale dei vigili del fuoco si è presentato perii prelievo, c'è stata tensione. Gli uomini avvolti in tute bianche e protetti da maschere, hanno prelevato l'immondizia radioattiva e l'hanno messa in sicurezza. Nei confronti del responsabile del centro diagnostico è stata sporta denuncia per «abbandono di rifiuti speciali». L'Asia avrebbe annunciato l'intenzione di chiedere i danni allo stesso centro: i due compattatori con il materiale radioattivo devono, per legge, rimanere bloccati molti giorni ed essere sottoposti a trattamenti speciali, causando perdite all'azienda. Sulla vicenda è intervenuto l'avvocato Mario Campora che tuttela il centro diagnostico: «Si è trattato di una operazione spettacolare assolutamente sproporzionata alla reale entità del fatto. La polizia municipale ha, infatti, esclusivamente rinvenuto all'interno di un cassonetto di rifiuti 2 cerotti con tracce ematiche. E, pertanto" verosimile che un paziente a seguito di esami clinici si sia limitato a gettare i cerotti in un sacchetto tra i rifiuti cartacei. In ogni caso, non risulterebbero superati i livelli di radioattività previsti per legge. In conclusione deve escludersi qualsivoglia responsabilità del centro diagnostico». Differente la versione della municipale: «I1 limite è stato ampiamente superato (14,5 rispetto a un massimo di I microsievert) e il materiale rinvenuto è molto niù consistente».

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