Foto e video della battaglia i violenti nel mirino della Digos

Chieste alle tv private le registrazioni di un mese di presìdi e tafferugli Controlli incrociati negli archivi di polizia
3 giugno 2008 - l.d.g.
Fonte: Il Mattino

Una previsione di millecinquecento fascicoli in arrivo dalle undici Procure della Campania. È la stima tracciata dall’ufficio smistamento - coordinato dal procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho - per rendere esecutivo il decreto Berlusconi. Il provvedimento governativo prevede infatti la formazione di un ufficio inquirente regionale, capace di incamerare tutti i processi in materia ambientale nei mesi caldi dell’emergenza campana. Chiaiano è al centro di uno dei fascicoli aperti dal pool di dodici pm coordinato dall’aggiunto De Chiara. Un’inchiesta parallela è invece nata da alcune intercettazioni ambientali, che riportano l’attenzione a primi tafferugli (siamo all’inizio di maggio) tra manifestanti e forze di polizia. «Diamo addosso alle guardie», urla uno dei più facinorosi, che la polizia giudiziaria non esita a ricondurre alla camorra locale. Indagine affidata al pm anticamorra Sergio Amato, che procede in modo parallelo al fascicolo del pm D’Alessio su business e scontri di Chiaiano. È questo il fascicolo contenitore, che si sta arricchendo di decine di acquisizioni, tra cui le immagini ricavate dalla Digos del vicequestore Antonio Sbordone, le perizie su quanto finora refertato nella zona degli scontri. Appena la scorsa settimana, gli ultimi ritrovamenti. Tre molotov (bottiglie incendiarie pronte all’uso) e tre ordigni lanciati contro le forze dell’ordine che da dieci giorni presidiano la zona delle cave di Chiaiano. Un’analisi accurata sul materiale sequestrato, che potrebbe consegnare nuovi spunti investigativi alle forze di polizia giudiziaria. Una serie di tasselli da consegnare al pool di dodici magistrati a cui il procuratore Lepore ha affidato il compito di coordinare i 1500 fascicoli sull’emergenza rifiuti.

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