«Sistri, sistema nato vecchio: ora vi spiego perché»
Due ore per raccontare le falle del sistema, nato vecchio e troppo costoso, addirittura inutile per contrastare i nuovi signori delle ecomafie. Due ore per spiegareai parlamentari della commissione d'inchiesta la sintesi della «sua» inchiesta, quella che ha prodotto una dozzina di iscrizioni nel registro degli indagati e ad altrettante perquisizioni, arrivando al cuore di Finmeccanica e alle procedure di aggiudicazione degli appalti. Con una coda: la richiesta di secretazione della parte conclusiva dell'audizione, nella quale si è parlato degli sviluppi dell'indagine. Dalle 13 alle 15 di ieri il pm napoletano Catello Maresca ha raccontato il Sistri, il sistema di monitoraggio ambientale che entrerà in funzione il 9 febbraio, scoperto attraverso l'attività d'indagine affidata alla Guardia di Finanza. Una relazione definita dai parlamentari della commissione sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella, «di estremo interesse e allarme», nella quale perla prima volta u n organismo istituzionale viene a conoscenza formalmente delle anomalie nell'affidamento del servizio a Selexe dell'altrettanto anomala apposizione del segreto di Stato sulle stesse procedure. Segreto, ha detto il magistrato, utilizzato per aggirare la norma sugli appalti. L'articolo 17 del codice degli appalti prevede, infatti, che in questa circostanza ci si avvalga di procedure semplificate, arrivando persino all'affidamento diretto nonostante l'entità della commessa (che nel caso del Sistri è di 70 milioni di euro l'anno, per complessivi 250 milioni). Tra le criticità di Sistri evidenziate da Maresca c'è la funzionalità stessa del sistema nel contrasto alle ecomafie. Per esempio, la collocazione delle black box sulle motrici (perla precisione nell'abitacolo Discariche Scorie tossiche a Casale: la prossima settimana sarà sentito il pm Conzo dei camion addetti al trasporto dei rifiuti), prevista dal manuale per l'installazione delle scatole nere distribuito dal min istero dell'Ambiente durante i corsi di formazione ai conducenti dei camion. Altro neo, quello dei trasporti transfrontalieri dei rifiuti da parte di trasportatori dipendenti di società estere, quindi non tenute all'iscrizione al Sistri. Il magistrato ha sottolineato, dunque, cheè sufficiente operare attraverso una società straniera (per meglio dire, con sede in uno stato straniero) per aggirare il sistema di controllo. La parte secretata dell'audizione ha riguardatogli sviluppi dell'inchiesta nella quale risultano coinvolti i manager di Selex Management e di altre società collegate (e riferibili a Finmeccanica), indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio e fatturazioni inesistenti. Tra gli altri, Luigi Pelaggi, capo della segreteria tecnica del ministro dell'Ambiente, e Sabati no Stornelli, amministratore delegato di Selex Management. Un quadro a tinte fosche che ha indotto, in serata, il capogruppo del Pd in commissione, Alessandro Bratti, a sottolineare: «Quanto evidenziato dal pm di Napoli Catello Maresca, titolare del fascicolo sulle presunte irregolarità negli appalti per il Sistri, il sistema per la trac-ciabilità dei rifiuti, non può e non deve cadere nel vuoto. Le criticità del Sistri sono così profonde che siamo arrivati al paradosso di una sistema che servirebbe a combattere il malaffare e che è esso stesso soggetto al malaffare. In particolare bisogna fare chiarezza su come è stata assegnata la commessa a Selex Man-gement, società del gruppo Finmeccanica e sulle posizioni di alti funzionari ministeriali a partire Luigi Pelaggi, capo della segreteria tecnica del ministro dell'Ambiente». «Il Sistri - ha concluso Bratti - sta creando numerosi problemi organizzativi e si sta dimostrando del tutto inadeguato a combattere ecomafie». La commissione tornerà a riunirsi la prossima settimana, con l'audizione di un altro pm napoletano, Giovanni Conzo, titolare del fascicolo sulla discarica di rifiuti tossici scoperta due settimane fa a Casal di Principe su segnalazione di un collaboratore di giustizia.