Allarme rifiuti L'assessore campano al vicesindaco: sbagliato impegnarsi col rischio di insuccesso

Romano: «Sulle navi meno annunci»

Regione bacchetta Comune sull'incerta spedizione in Olanda
14 settembre 2011 - Gimmo Cuomo
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano prova a rassicurare l'assessore regionale all'Ambiente Giovanni Romano che ieri in un'intervista al quotidiano «Il Roma» ha detto di non essere a conoscenza di alcuna richiesta per il trasferimento dei rifiuti all'estero. «L'iter burocratico perché possa partire la nave di rifiuti per l'Olanda — precisa 24 ore dopo l'ex senatore di Rifondazione comunista — sta proseguendo. Abbiamo infatti richiesto la modulistica all'ufficio preposto e stiamo terminando la preparazione della documentazione necessaria».
Assessore Romano, da quanto tempo non incontra Sodano? «Direi da un mesetto, dai primi giorni di agosto».
Sodano assicura che l'iter per l'invio dei rifiuti in Olanda sta andando avanti. «Non conosco le procedure che il Comune di Napoli intende seguire. So, invece, che la legge prescrive che per le spedizioni all'estero l'autorità amministrativa del Paese di partenza deve validare l'avvio della procedura con una apposita modulistica predisposta dall'Ue che va spedita all'autorità amministrativa del Paese ricevente. Quest'ultima deve effettuare un'attività istruttoria di accertamento e di accettazione. Solo a questo punto è possibile avviare la spedizione».
Sodano ha detto di aver ritirato la modulistica. Chi la consegna? «Il nostro ufficio provinciale dell'Ambiente. Io ieri mi sono limitato ad osservare che presso lo Stap di Napoli non era stata avviata alcuna procedura per la spedizione all'estero. Apprendo ora dalle agenzie che Sodano sostiene di aver ricevuto i moduli. Ne prendo atto».
Auspica che la prima nave parta in tempi rapidi? «Sì. Nello scenario transitorio dell'emergenza è previsto che una quota di rifiuti debba essere necessariamente allocata fuori dall'Italia. Il trasferimento all'estero dei rifiuti è stato uno dei pilastri portanti della campagna elettorale del centrodestra per il Comune di Napoli. Il nostro candidato a sindaco Gianni Lettieri continua a rivendicarlo».
Conviene trasferire i rifiuti all'estero? «Ce lo hanno consigliato gli stessi funzionari europei, spiegando che in conseguenza della crisi economica c'è stata una contrazione della produzione di rifiuti che, a sua volta ha provocato un rallentamento del funzionamento degli impianti di termovalorizzazione. Ricordo di aver letto sull'«Avvenire» di alcuni consorzi veneti che smaltiscono i rifiuti in Ungheria perché costa meno».
La nuova amministrazione napoletana la mutuato da voi l'idea di portare i rifiuti all'estero. Però, dopo aver fissato delle date per l'inizio delle operazioni, continua a rimandare. Cosa ne pensa? «Lungi da me l'intento di fare polemica. Resto a disposizione di tutti, dunque anche del Comune di Napoli, per favorire l'avvio di un processo positivo. Ma, sinceramente, resto perplesso quando sento annunciare date e tempi che non vengono poi rispettati. Così, anche se involontariamente, si continua a far diminuire la credibilità delle istituzioni. Uno degli aspetti che hanno caratterizzato l'emergenza è stato appunto la mancanza di fiducia dei cittadini per le cose annunciate e poi non realizzate. Non mantenere l'impegno significa non solo non risolvere il problema, ma anche alimentare la sfiducia. Perciò ho sempre sostenuto che con i rifiuti bisogna essere molto prudenti».

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