Sito stoccaggio nell'aeroporto
NAPOLI. I turisti che verranno a Napoli, il prossimo anno, i rifiuti potranno vederli già dall'aereo, appena prima di atterrare a Capodichino. Sarà una stravagante strategia di marketing, ma sta di fatto che nell'area dello scalo napoletano sarà costruito un sito di stoccaggio di nfiuti nocivi. Il bando è già m rete. Ad emetterlo il ministero della Difesa, si tratta sempre di un aeroporto militare. È un appalto da 153mila euro circa per la progettazione e la realizzazione. La data di scadenza per la presentazione delle offerte è 1126 ottobre. La gara è al massimo ribasso, vince chi ha i requisiti stabiliti dalla legge e chi fa l'offerta migliore. Attenzione a sparare un prezzo troppo basso, perché, m questo caso, partiranno indagini sulle anomalie. L'area m cui sorgerà il deposito (adiacente l'Istituto di medicina legale dell'Aeronautica) si trova oltre il muro di cinta di via de Pinedo, a circa 50 metri dalle case. È ben visibile dalla pista d'atterraggio dalla quale dista 500 metn circa, ma anche dai finestroni dello scalo turistico. Non ci andranno i nfiuti della città, ma quelli dell'aeroporto. Come, infatti, è evidenziato nel capitolato d'appalto, che si può scaricare dal sito dell'aeronautica militare: «L'intervento in oggetto si rende necessario in quanto l'intero sedime aeroportuale non dispone di idonea struttura atta al raggruppamento dei nfiuti nocivi puma dello smaltimento. Per cui si ritiene indispensabile la realizzazione di un deposito temporaneo». Il deposito sarà un capannone alto 5,17 metri, diviso m sei scomparti, e coperto da una struttura in acciaio, e sui lati sarà soltanto parzialmente coperto. Insomma, i rifiuti saranno protetti dalle intemperie, ma chi proteggerà i cittadini dalle scorie, questo nel detta-gliatissimo capitolato d'appalto non è specificato. Chissà se è stato preso in considerazione che balconi e finestre si trovano a pochi metri dal capannone. E se ci sono rischi per i cittadini visto che si parla di rifiuti nocivi e che i rifiuti cono "temporanei" soltanto per modo di dire, visto che verranno sostituiti continuamente da nuovi rifiuti.