L'esposto Il Faila-Crsr si rivolge alla Procura e alla Corte dei conti: penalizzati i veri lavoratori

Spazzini «fantasma» denunciato il Consorzio

Stipendiati invece che in cig: danno erariale per 17 milioni
14 settembre 2011 - Rosaria Capacchione
Fonte: Il Mattino

Di loro si conosce soltanto il numero complessivo: 424. Non sono stati individuati nominalmente e per questo sono esuberi soltanto virtuali, mai collocati in cassa interazione e ancora inseriti, nonostante 1 espresso divieto della legge, nella pianta organica del Consorzio unico dei rifiuti, pur'esso entità cartaceamente virtuale ma ancora materialmente costosa. La somma degli stipendi pagati agli esuberi sfiora i dieci milioni di euro, per l'esattezza 9 milioni e 725mi1a euro, somma alla quale vanno aggiunte le spettanze pagate ai neo-assunti dal 2008 a oggi (3 milioni) e le mancate decurtazioni economiche a quanti hanno mantenuto i vecchi profili professionali (5 milioni). Scrive Vincenzo Guidotti, portavoce della Faila—Crsr (l'ex sindacato Azzurro): «Il danno erariale è calcolato empiricamente in circa 17 milioni di euro nel periodo intercorrente tra settembre 2010 e settembre 2011». E per questo chiede l'intervento della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. L'esposto-denuncia è stato presentato lunedì dal responsabile della sigla sindacale, che informando dell'iniziativa il prefetto e il questore di Napoli, ha specificato: «Abbiano denunciato i commissari liquidatori del Consorzio unico di bacino perché in prima istanza il presidente Enrico Parente e in seconda istanza i commissari liquidatori Achille Coppola, Gianfranco Tortorano, Domenico Pirozzi, Farina Briamonte hanno "distratto" i fondi provenienti dal Comuni». Soldi, ha sottolineato Guidotti, sono stati utilizzati per pagare «stipendi ai lavoratori che dovevano essere licenziati già nel mese di ottobre 2010; stipendi a 424 lavoratori dichiarati in esubero che invece dovevano essere posti in Cigs utilizzando i 30 milioni di euro messi a disposizione dal governo mediante la legge numero 1/2011». L'ulteriore conseguenza, il drammatico paradosso, è che i dipendenti del Consorzio regolarmente assunti tra il 2001eil2008 non ricevono lo stipendio mentre «continua lo spreco di denaro pubblico nel pagamento delle indennità non dovute e concessione di ore di straordinario a determinati lavoratori (non necessarie)». A monte del pasticcio che ha indotto Vincenzo Guidotti a depositare l'esposto c'è l'omessa liquidazione del Consorzio di bacino, i cui dipendenti individuati un anno fa dovrebbero transitare nella pianta organica delle Province di Napoli e Caserta. Il commissario liquidatore Tortorano a settembre dello scorso anno aveva individuato 424 esuberi sui complessivi 2163 dipendenti: dotazione di personale ratificata dalla Protezione Civile. Per le unità in più è prevista la cassa integrazione. Un anno non è bastato, però, ad attuare il decreto 195. E il Consorzio in liquidazione continua a operare come se nulla fosse, bandendo gare di appalto, nominando manager, garantendo consulenze. La grana (giudiziaria e contabile) va a sommarsi all'altra, recentissima, che riguarda lo smaltimento del percolato. Dieci giorni fa, infatti, i carabinieri del Noe hanno notificato l'avviso di chiusura delle indagini a quanti avevano in portafoglio la gestione della discarica di Parco Saurino, a Santa Maria la Fossa, dal 2006 a oggi. Il fascicolo è dei pm Milena Cortigiano, Lucia Esposito e Pasquale Ucci. Gli indagati sono Giuseppe Valente, ex presidente del consorzio Ce4; Isidoro Perrotta (ufficio di coordinamento del Consorzio unico); Sebastiano Izzo; Emilia Tarantino (viceprefetto e liquidatrice del Ce4); Alberto Stanca-nelli (ex gestore unico dei consorzi di bacino); Enrico Fabozzi, ex presidente del Consorzio unico; Enrico Parente, ex vicepresidente dello stesso Consorzio; Antonio Scialdone, direttore generale dello stesso ente durante varie gestioni, ex socio giovane dell'ex consigliere regionale dell'Udeur Nicola Ferraro; Gianfranco Tortorano, ex liquidatore del Consorzio unico; Domenico Pirozzi, attuale commissario; Biagio Giliberti, commissario alla Provincia di Caserta a cavallo tra il 2009 e il 2010; Giuseppe Venditto, ex responsabile dell'articolazione territoriale di Caserta del Consorzio unico; Antonio Reho, generale dei carabinieri ed ex comandante del Noe presso il ministero dell'Ambiente, nella sua veste di ex responsabile dell'articolazione territoriale del litorale domiziano; Achille Foggetti, generale dei carabinieri ed ex subcommissario del Ce4.

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