Crescono i cumuli in strada Appello della Municipalità ai residenti: «Restate calmi, appiccare incendi fa peggio»

Scampia, tornano roghi e proteste

Il presidente di quartiere «Sono disponibile ad accompagnarvi a Palazzo San Giacomo», dice Pisani, «ma non bruciate i rifiuti»
14 settembre 2011 - Lu. Mar.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Dopo una tregua di alcuni mesi, sono tornanti i blocchi stradali e gli incendi di cassonetti. La situazione in città è ancora sotto controllo ma potrebbe farsi critica con l'ingolfamento degli impianti Stir e già lo è nelle periferie. In via del Cassano a Secondigliano un gruppo di residenti ha organizzato un blocco stradale per sollecitare la rimozione dell'immondizia. Sul posto è intervenuta la polizia mentre per liberare la strada dalla spazzatura sono stati chiamati gli uomini dell'Asia. Poco dopo, nella stessa strada, ma ad un altro incrocio, con via Monviso, sono stati incendiati alcuni cassonetti stracolmi di spazzatura. In via Giovanni Antonio Campano davanti alla chiesa di Santa Maria in Piazza, al confine tra Chiaiano e Scam-pia, cumuli di immondizie sfiorano i primi piani delle abitazioni e la protesta monta ogni giorno di più. Qui un residente, l'architetto U. D., lamenta: «Viviamo ormai tra i scarafaggi, topi grossi come conigli, miasmi nauseabondi e probabilmente scarti di attività produttive industriali gettati in strada in bustoni grossi, si teme ormai all'emergenza sanitaria, i cittadini sono costretti a chiudere le finestre per gli insetti in aumento e per raggiungere la chiesa, residenti e disabili sono costretti ad attraversare due volte la pericolosa strada a scorrimento veloce». E il presidente della municipalità, Angelo Pisani, rincara la dose: «Va sempre in onda il bluff della città puli - ta e della raccolta differenziata solo pagata dai napoletani, mentre qui, a Chiaiano e Scampia, non vediamo nulla. La gente ricomincia ad incendiare i cassonetti e invito anzi i cittadini a non peggiorare la situazione, restando calmi». E sulla differenziata aggiunge: «Per ora assistiamo a promesse già sbandierate dalla giunta Iervolino sull'avvio della raccolta speciale, che sanno tanto di pubblicità ingannevole. Vorrei tanto sapere dagli esperti ecologisti del Comune come pensano di far partire la differenziata se prima non bonificano il territorio, non eliminano le discariche a cielo aperto, non fanno ricomparire gli spazzini, se prima non tagliano l'erbaccia dai marciapiede e disinfettano l'area». E poi, un altro appello ai cittadini: «Sono esasperati e subiscono anche la minaccia della riscossione forzata della Tarsu. Sono disponibile ad accompagnarli a Palazzo San Giacomo, ma soprattutto per la salute dei bambini ed anziani invito tutti a non bruciare i rifiuti».

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