Bagnolitutura, nuovo allarme amianto
Ancora ritardi e costi che lievitano alle stelle per Bagnolifutura. La data di consegna delle opere messe cantiere sembra ormai un miraggio, mentre il rinvenimento di amianto nei suoli dell'ex stabilimento Eternit non rilevato m un primo tempo dal Piano di bonifica, ha fatto lievitare i costi di risanamento di 20 milion di euro. «Abbiamo intentato un'azione legale contro i vecchi proprietari per essere risarciti del danno» annunciano Riccardo Marone e Mario Hubler, rispettivamente presidente e direttore generale della societ di trasformazione urbana, che ieri hanno incontrato i consiglieri delle commissioni congiunte Urbanistica Ambiente e Beni Comuni, per relazionare sullo stato dei lavori. La linea dei due manager è ben precisa: Bagnolifutura ha il compito di portare a termine entro la scadenz fissata al 2016 il Pua (Piano Urbanistico Attuativo) del 2006. È da quest'ultima data che bisogna fa partire il conto alla rovescia per la realizzazione delle opere. «Se ritardi ci sono stati – spiega Marone – sono da attribuire alla Regione, che da luglio 2010 ha sospeso tutte le deli-bere su Bagnolifutura, tagliando complessivamente i trasferimenti per 9 milioni di euro. È questo il motivo per cui il corso del collaudo pe molte opere procede così lentamente». «Per risolvere la situazione – sottolinea Marone – serve un forte intervento politico». In particolar modo di Palazzo San Giacomo. Con il primo cittadino sembrano sopiti i malumori che avevano avvelenato lo scenario dell'America's Cup: «De Magistris – dice il manager – si sta impegnando molto nel dialogo co governatore Caldo-ro per far sbloccare i fondi». Insomma, mentre le realizzazioni concrete di Bagnolifutura in questi anni assommano alla Porta del Parco all'Acqua-no tematico ed all'Auditorium, sono finiti nel limbo, invece, tra gli altri, il monumentale Parco dello Sport, ancora da collaudare, gli Studios ed il sistema logistico delle strade e della metropolitana. Rest in sospeso, inoltre, il destino dei 16 reperti di archeologia industriale, sulla cui conservazione sembra ch il nuovo consiglio comunale non metterebbe più la mano sul fuoco. «Prendo atto con sorpresa – comment infatti Marone – che a tutt'oggi non hanno più padri». Per quanto riguarda il Parco dello Sport, con 10 campi di calcetto, calciotto, tennis, pallavolo, basket atletica leggera, pattinaggio, tiro con l'arco e pista ciclabile, «se ci fossero i soldi – dice Marone – sarebb ultimato nel giro di 3-4 mesi. La Regione finora ha stanziato 2,5 milioni di euro, bloccando i lavori per du volte. È tutto pronto per riprendere, manca solo la firma di Caldoro». «Per l'acquario e l'ospedale dell tartarughe – continua – abbiamo una convenzione con l'Anton Dohm, che gestirà la parte scientifica, mentr Bagnolifutura si occuperà della gestione delle visite». Si trova ancora in alto mare, invece, l'area degli Studios. I finanziamenti sono finiti il 20 aprile scorso L'ampia zona, inoltre, contiene 5 siti di archeologia industnale: «grandi capannoni — sottolinea Marone — per i quali è difficile trovare una funzione». A rischio anche l'accordo con la Film Commission, la societ che dovrebbe gestire gli Studios una volta ultimati, «con la quale — precisa il presidente - noi siamo anch contrattualmente impegnati». Resta ancora da risolvere, infine, il nodo delle strade di accesso alle nuov strutture, che, come fa notare il consigliere David Lebro (Udc), non sono ancora state realizzate.