Discariche la Regione batte cassa
NAPOLI. E' la prima vera risposta al Tar del Lazio che in sostanza, prolungando le indagini all'interno delle discariche, ha di fatto bloccato i dispositivi extraprovinciali. La replica, pacata e serena come al suo solito, arriva dall'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano, che spiega «Secondo i dati Arpac tra Chiaiano e Terzigno ci sono ancora 235mila tonnellate residue, ma sappiamo bene che non è così perché nel Vesuviano possono sversare solo 19 Comune mentre a Napoli c'è un'area sotto sequestro». Ma il vero attacco è rivolto al Governo sui fondi Fas che la Campania attende da tempo per cominciare a completare il ciclo di smaltimento: «A San Tammaro siamo riusciti nell'ampliamento - spiega Romano - ma per Savignano Irpino, quasi satura, ed altri siti abbiamo bisogno delle risorse che non arrivano». Tornando alle ordinanze, tuttavia, l'assessore prova a tranquillizzare tutti: «Al momento non ci sono criticità in nessuna delle province - spiega - e non si rende necessaria, dunque, per ora, una nuova ordinanza da parte del governatore Cal-doro per venire in soccorso a Napoli e Salerno», anche se in realtà la parte più complicata del problema sarebbe continuare a sversare ad Avellino e Caserta mentre sono in corso i rilievi disposti dal Tar ed effettuati dal Politecnico di Torino. Per quanto riguarda i conferimenti fuori regione, inoltre, Romano ricorda «che sono ancora in corso i protocolli con Liguria, Toscana ed Emilia con cui si sta perfezionando la fase di risottoscnzione, essendo state raggiunte le quantità, ma intanto i flussi continuano». Un altro punto importante riguarda la raccolta differenziata, dove l'esponente di Palazzo Santa Lucia pesa ad una nuova task force per stimolare i Comuni sotto al 35% che per legge andrebbero sciolti. Romano, infatti, ha inviato una lettera a tutti i prefetti affinchè «i Comuni siano monitorati». Dalla Regione, dunque, attenzione affinchè cresca la quantità di raccolta differenziata realizzata, ma allo stesso tempo si sta lavorando anche per migliorarne la qualità. «Stiamo lavorando - riprende l'assessore - e sarà pronto entro fine anno, al Piano di riduzione della produzione di rifiuti avendo la Regione Campania aderito ad Agenda 21». Secondo quanto riferito, il Piano regionale prevede «incentivi e sostegno a comunità locali, partendo dai Comuni, ma anche a scuole, mediatori sociali con l'obiettivo di ridurre fino a eliminare l'usa e getta, le bottiglie di plastica, di realizzare la filiera corta per mense scolastiche e aziendali e promuovere la cultura del riutilizzo». «Nei prossimi mesi - prosegue - promuoveremo un salto di qualità: non più la corsa a un'alta percentuale di raccolta differenziata, ma bisogna puntare alla qualità della differenziata». Secondo fonti Ispra, riferite dall'assessore, la media nazionale di recupero «vero di materia prima seconda» è attorno al 33% e in Campania attorno al 40».