Impianti fermi, tornano rìfìutì

LA CRISI SI RIFÀ VIVA PARTICOLARMENTE A PONTICELLI, SCAMPIA, SAN PIETRO A PATIERNO E GIANTURCO. SACCHETTI IN STRADA ANCHE A POGGIOREALE, SAN GIOVANNI A TEDUCCIO E MARIANELLA. PROTESTE DEI CONSIGLIERI MUNICIPALI: «COMUNE INCAPACE DI GESTIRE LO SMALTIMENTO»
7 settembre 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Giornale di Napoli

I cumuli tornano prima del previsto nelle periferie partenopee. L'emergenza rifiuti, infatti, torna a farsi vedere con una certa cruenza nella cinta della città, dove era lecito attendersi qualche ripresa dei sacchetti in strada ma non certamente già in questi giorni. Tutto, infatti, sembra essere dovuto a problemi all'interno degli Stir provinciali di Giugliano, "Affino e Caivano che non stanno consentendo negli ultimi due giorni di poter sversare regolarmente, e correttamente, i rifiuti solidi urbani all'interno degli impianti di tritovagliatura. Nulla, insomma, che c'entri con lo svuotamento degli ex Cdr avvenuto normalmente fino alla scorsa notte attraverso l'ultimo giorno in cui è stato attivo il dispositivo per i conferimenti extra-provinciali dell'immondizia trattata dagli Stir e portati poi nelle discariche di Avellino e Caserta. Questa volta, però, il sistema sembra esserci inceppato direttamente all'inizio del ciclo di smaltimento, poiché pur riuscendo a svuotare gli impianti, il problema è che non si riesce a conferire. Nelle periferie, insomma, riappare la crisi dei sacchetti in strada con diverse centinaia di tonnellate di tal quale lasciato in alcuni quartieri distanti dal Centro storico e dalla City e che comincia nuovamente a diventare pesante per i residenti in termini igienico-sanitari. L'ennesima recrudescenza, al momento ancora nei limiti della decenza, che avvolge alcuni rioni tra Poggioreale, Gianturco, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, San Pietro a Patierno, Scampia, Secondigliano e Marianella. E dai territori cominciano naturalmente a sollevarsi le prime proteste: «Ci avevano garantito che non ci sarebbero stati mai più cumuli tra le strade - afferma il consigliere della quarta Mu *** nicipalità, Enrico Cella - invece con l'inizio di settembre, e quindi il ritorno a casa di tutti i napoletani, il Comune ha dimostrato di non essere in grado di smaltire l'intera produzione di rifiuti in città. Poggio-reale e Gianturco sono nuovamente sotto assedio e di questo passo la situazione è destinata a peggiorare», conclude l'esponente del Pdl. Stesso scenario per San Pietro a Paterno: «L'incubo dei rifiuti non abbandona residenti e commercianti del quartiere - spiega il consigliere di Forza del Sud, Giuseppe Grazioso - Sono diversi giorni che via Nuova Detta Casoria, via Icaro, via Rosa Dei Venti, via Strada Comunale Selva Cafaro e ancora tante altre arterie che circondano la parte sud del quartiere, non vengono ripulite. Sembra che l'emergenza sia ancora in essere solo per questo territorio e per buona parte delle altre periferie napoletane. La forte ondata di calore non aiuta la cittadinanza - insiste - che, nonostante il forte caldo è costretta a tenere chiuse finestre e balconi per limitare l'ingresso del cattivo odore di putrescenza e soprattutto, l'ingresso di blatte e zanzare che proliferano tranquillamente. Ormai è una situazione davvero insostenibile, c'è bisogno - conclude - di un immediato intervento di raccolta, di pulizia di cassonetti e soprattutto di disinfestazione». Grave lo scenario anche a Ponticelli, tra i quartieri dove la crisi non è mai finita del tutto ed in cui è sufficiente un piccolo intoppo per riproporre un'urgenza già dai caratteri di vera e propria crisi. TYa le arterie maggiormente coinvolte via Malibran, via Woolf, via Mario Palermo e parte del centro storico del quartiere. Non cambia molto a Scampia, dove anche la zona del mercatino rionale è di nuovo invasa dai sacchetti, oltre naturalmente i lotti popolari laddove si raccoglie soltanto quando tutto fila liscio e non ci sono altre priorità nella rimozione del solido urbano. Insomma, tutto lascia temere ulteriori peggioramenti da oggi, quando il dispositivo extraprovinciale sarà ormai scaduto.

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