Rifiuti speciali a fuoco, è panico

Altissima la nube di fumo nero che si è sollevata dal rogo
5 settembre 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

Ancora un grave incendio ha tolto il respiro a Ponticelli, e pure questa volta ad andare in fiamme sono stati i rifiuti sversati in una delle tante discariche abusive a cielo aperto del quartiere. Ieri mattina, infatti, la cattiva sorte è toccata a via Attila Sallustro, terreno fertile - all'altezza dei cavalcavia - per gettare quintali di immondizia tra scarti speciali e pericolosi. L'allarme è scattato intorno alle undici, quando i residenti hanno cominciato a vedere già dalla distanza una densa nube di fumo nero che si è sollevato al cielo nel giro di pochi secondi. I vigili del fuoco sono arrivati in meno di due minuti, ma frattanto le fiamme si erano già propagate su tutti i cumuli depositati sul verde pubblico e sulla sede stradale, riuscendo inoltre anche a trovare un'importante alimentazione della vegetazione secca e già provata dal terribile caldo delle ultime settimane. Il clima, insomma, è diventato immediatamente difficile con il terrore che ha preso il sopravvento sugli abitanti delle vicine palazzine popolari. Il ricordo, infatti, è andato al mese scorso, quando in via Dorando Petri, a meno di duecento metri dal luogo del rogo di ieri, c'era stato un incendio simile per motivazioni e dimensioni e che aveva inoltre provocato il ricovero in ospedale per cinque persone, alcune colte da attacchi di panico ed altre da lievi intossicazioni dovute alle esalazioni che avevano invaso persino le bretelle autostradali mettendo a rischio la circolazione. Qualcosa di simile, insomma, è avvenuto pure ieri dove pure in questo caso è stato bloccato a lungo l'accesso alla rete autostradale che si imbocca dal quartiere di Napoli Est. E per evitare che potessero insorgere problemi del genere, con automobilisti intossicati dal fumo, i vigili del fuoco hanno chiesto alle forze dell'ordine di poter chiudere l'ingresso sull'arteria ad un passo da via Sallustro. In campo sono ad ogni modo dovute scendere ben cinque squadre dei pompieri che sono state obbligate a lavorare per oltre due ore prima di avere ragione delle fiamme e riuscire quindi a domarle. Una colonna di fumo altissima, insomma, che si è potuto osservare anche a distanza di una decina di chilometri per chi era sulla tangenziale partenopea oppure sulla statale dei Paesi vesuviani e sulla 162. Solo dopo le tredici, insomma, gli uomini dei vigili del fuoco hanno potuto lavorare per spegnere definitivamente le fiamme. L'operazione, insomma, si è conclusa con successo dopo una successiva mezz'ora. Su quanto accaduto, inoltre, indagano gli investigatori per riuscire a comprendere chi continui ad incendiare i rifiuti sversati ripetutamente in quelle che sono ormai delle vere e proprie discariche a cielo aperto situate nel territorio di Ponticelli e che nonostante le denunce e le promesse di bonifiche da parte delle istituzioni, le aree verdi continuano ad essere violentate. L'incendio di ieri, infatti, si differenzia da quello più duro del mese scorso soltanto perché nessuna persona è dovuta ricorrere alle cure mediche per aver respirato le esalazioni. Ma per questo, probabilmente, ha contribuito la domenica, giornata in cui circolano meno autovetture che durante un giorno infrasettimanale. Soltanto il caso, insomma, ha voluto che non risultassero feriti - seppur lievi - nel terribile rogo scoppiato ieri ancora una volta a Ponticelli

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