Sodano: rispetteremo i patti, abbiamo le risorse
NAPOLI. Non sembra avere dubbi il vicesindaco ed assessore all'Ambiente, Tommaso Sodano (nella foto). «Partirà tutto entro il mese di settembre, nonostante le naturali difficoltà che stiamo incontrando». Nessun dubbio, insomma, sul progetto fortemente voluto da de Magistris e dalla sua Giunta, che puntano forte sull'estensione del porta a porta.
Il sindaco aveva promesso di partire già il primo settembre, ma finora la differenziata non è stata ancora ampliata nel suo raggio d'azione. Cosa sta succedendo?
«Assolutamente niente di grave, stiamo solo aspettando che finisca la gara per le ditte che dovranno fornirci i mezzi necessari per portare il porta a porta nei quartieri previsti. II bando scade a metà del mese e dopo pochi giorni partiremo tranquillamente come avevamo ampiamente programmato».
E ci riuscirete nonostante non siano ancora arrivati i fondi governativi promessi dal ministro all'Ambiente, Stefania Prestigiacomo?
«Per la prima tranche assolutamente, la ricapitalizzazione di Asia andava proprio in questa direzione, così l'estensione del servizio "porta a porta" arriverà in 350mila nuove utenze finora non coperte, è ovvio tuttavia che se dovessero arrivare presto le risorse dell'Esecutivo, tutto filerebbe in maniera più liscia soprattutto per i progetto futuri che dovranno portare la differenziata in 500mila case in totale».
E se i fondi non dovessero arrivare?
«Ci possono essere dei ritardi ma arriveranno, altrimenti troveremo un modo per finanziare la seconda parte del progetto che avrà inizio entro la fine dell'anno».
Sempre sulla questione fondi, il Comune come si sta muovendo per capire a che punto è òa procedura?
«Stiamo agendo attraverso la Regione, che su nostra richiesta sta alle costole del dicastero all'Ambiente. Proprio due giorni fa c'è stato l'ultimo contatto con Palazzo Santa Lucia anche se finora non ci sono state grosse novità successive ai due incontro avuti prima a Roma e poi a Napoli con la Prestigiacomo».
Inoltre c'è la questione del sito di trasferenza in via Brin, che serve ad accantonare i rifiuti che saranno trasportati via mare in Olanda. A Gianturco però non sono ancora cominciati neppure i lavori...
«Anche in questo caso c'è da portare a termine la gara d'appalto che si chiude il 20 settembre, poi serviranno almeno altri cinque o sette giorni per mettere in sicurezza il capannone».
Quindi vuole dire che anche i trasferimenti di rifiuti verso i Paesi Bassi avranno un forte ritardo? Di questo passo sembra che prima di ottobre non possano esserci viaggi...
«Non è detto che non si possano caricare le navi senza avere pronto il sito di via Brin, per i primi viaggi si può anche trasferire l'immondizia direttamente al porto».Per cominciare, infatti, i camion possiamo farli arrivare direttamente allo scalo previsto e sfrutteremo l'ex autofficina comunale soltanto quando sarà pronta all'uso per la destinazione che abbiamo previsto».
Insomma si tratta solo di piccoli ritardi, la gente può stare tranquilla...
«Assolutamente sì, il nostro progetto per l'autonomia di Napoli è chiaro. Sapevamo che ci sarebbero stati degli ostacoli, ma intendiamo fermarci ed ora abbiamo già pianificato tutto in maniera attenta. È naturale che occorrerà un po' di tempo per oliare tutto il sistema, ma ripeto abbiamo presto scelte che finora nessuno aveva avuto il coraggio di assumersi».