Rifiuti, slitta il piano della differenziata
IL NUOVO corso doveva cominciare il primo settembre, oggi. Una data caricata di troppe attese per non essere ricordata. Se tutto va bene, invece,l'iniziodella nuova raccolta differenziata a Napoli, slitterà al 15. E NON rivoluzionerà 8 quartieri. Colpa di Palazzo Santa Lucia che continua a non sbloccare quei fondi che diventerebbe carburante prezioso nella complessa macchina del riciclaggio? Oppure, come sostiene il sindaco Luigi de Magistris tra l'ironia e la polemica, bisogna prendersela «con quelli che gufano perché qualcosa vada sempre storto, quelli che a Napoli chiamiamo ciucciuvettole»? I fatti. La città che ha salutato agosto finalmente libera dalle colline di immondizia—e tuttavia non ancora pulita, basta fare un giro daviaMarinaaFuorigrotta per cogliere le falle di una pulizia delle strade in alcuni casi saltuaria e in altri inesistente —vedrà partire la nuova stagione del-ladifferenziataconqualchesetti-mana di ritardo e «gradualmente». Ovvero: con l'estensione del servizio all'intero quartiere di Scampia. Cioè dai 13milaabitanti di oggi ai 46mila del prossimo mese. Intanto, si estenderà il servizio ad altre fette di San Giovanni aTeduccio, periferia est; al rione Lieti, Capodimonte. E al primo lotto sperimentale dei Quartieri Spagnoli. Verso ottobre, è previsto anche il via a Posillipo. Ma poiché la Regione non ha mai sbloccato gli 8 milioni di fondi destinati all'avanzamento del progetto Differenziata e poiché le casse di Palazzo San Giacomo non consentono alcuna gran-deur, malgrado un importante aumento di capitale perAsia di 43 milioni, la città resta ancora inchiodata a quota 17 per cento di differenziata: una percentuale registrata a malincuore dai vertici dell'azienda comunale Asia. Soprattutto per effetto del drammatico stop registrato nella raccolta speciale nei primi cinque mesi dell'anno, dovuti all'acuta emergenza pre-elettorale. Quel 17 è un macigno sulle speranze di chi sperava in un'esplosione del "porta a porta" in tutta Napoli; ma, certo, non sulla tenacia del sindaco, del suo vice Tommaso Sodano (il titolare della scottante delega) e del ticket che stadando nuovalinfaadAsia, il presidente Raphael Rossi e l'amministratore delegato Daniele Fortini. Quel 17 significa quasi trepunti sotto Roma, e 13 al di sotto della percentuale di Milano. Una soglia in ogni caso lontanissima dal 70 per cento su cui, senza risparmio di energia, il sindaco punta sin dal giorno dell'insediamento. «Napoli arriverà al 70 per cento di differenziata entro la fine dell'anno. Ce la facciamo sicuro, non forse. Dal primo settembre partiamo da 8 quartieri», parola di de Magistris, era il 28 giugno. Due mesi dopo, lamission "differenziata" rischia di diventare croce e delizia per l'amministrazione. Delizia di una operosità di Palazzo che ha attivato la parteci - pazione (vedi il consenso sorto intorno al fenomeno "CleaNap", ai giardinieri volontari di "Attacchi di civiltà" che stanno adottando aiuole e spazi verdi). Ma anche croce su una strada che resta ancora tutta in salita. Peraltro costellata dell'incognita smaltimento, visto che il quadro delle discariche disponibili in Campana torna a farsi cupo, troppo vicina la saturazione di molti impianti (Chiaiano è di fatto inutilizzata; gli impianti di Sant'Arcangelo Trimonte e Savignano, rispettivamente nel beneventano e in Irpina, hanno pochissimo spazio daoffrire, e non c'è che la discarica casertana di San Tammaro ad offrire la via di sal-vezza peri rifiuti di Napoli). Oggi, tra l'altro, scade il decreto rifiuti, teoricamente si potrà riprendere il viaggio in altre regioni. Con-temporeaneamente, il team di Asia è in partenza per Copenaghen dove cercherà di chiudere qualcheaccordovantaggiosoper gli inceneritori del nord Europa. Tuttavia, a sentire ilvicesindaco Sodano, «le cose procedono bene e il problema differenziata non c'è, solo un breve rinvio. L'amministrazione sta dentro i tempi, in fondo: c'è lo slittamento di una quindicina di giorni, perché non si potevano risolvere le gare ad agosto permotivi di trasparenza. Ora abbiamo assegnato i vari lotti, il 5 settembre le aziende ci consegnano 33milatra bidoncini, furgoncini e calendari, quindi siamo pronti a partire». Sodano aggiunge: «Entro la fine dell'anno il "porta a porta" raggiungerà oltre 330mi la abitanti, e nessuna grande città copre questi numeri. Da gennaio 2012, partiremo poi con l'obiettivo 500mila cittadini serviti dalla differenziata». Scusi, e il miraggio del 70 per cento entro la fine dell'anno? «Mano, il sindaco hasempredetto che 11 dove arriva la differenziata i cittadini rispondono al 70 per cento. Questo è il dato». Un equivoco, insomma. «Ecco, un equivoco».