«Irresponsabile scaricabarile reagiremo a questa arroganza»

La polemica Zinzi, presidente della Provincia contro la decisione di Caldoro ma non ci sarà ricorso al Tar
28 agosto 2011 - Lorenzo Calò
Fonte: Il Mattino

CASERTA. «Sono degli irresponsabili. Scaricando il problema sulle altre province non è che si risolve l'emergenza rifiuti a Napoli». E amareggiato il presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, deputato Udc, dopo la firma - da parte del governatore Caldoro - dell'ordinanza con la quale si autorizza lo sversamento di rifiuti dal Napoletano nel sito di San Tammaro: 300 tonnellate al giorno fino al 6 settembre. Ma non risparmia, Zinzi, critiche all'amministrazione comunale di Napoli e al sindaco Luigi De Magistris. «Irresponsabile è anche l'atteggiamento del sindaco di Napoli De Magistris che si autoesalta perché le strade della città sono pulite - dice - Un'autoesaltazione che poggia sul nulla visto che a fame le spese sono le province di Caserta e Avellino. In questo modo si è conseguito un solo, drammatico obiettivo: estendere le criticità di Napoli a tutta la Campania perché con la saturazione, ormai prossima, delle discariche di Savignano Irpino e di San Tammaro, il problema dell'emergenza diventa di dimensione regionale. E questo nonostante la Provincia di Caserta stia lavorando da oltre un anno per garantirsi l'autonomia nel ciclo dei rifiuti e l'autosufficienza sotto il profilo della dotazione impiantistica. Siamo al paradosso: i territori e le province più virtuosi sono costretti a pagare per l'insipienza e l'incapacità degli altri. Sono trascorsi mesi e siamo ancora in attesa di conoscere qual è il piano rifiuti della città e della provincia di Napoli». Uno sfogo, quello del presidente della Provincia di Caserta, che contempera amarezza mista a un senso di impotenza «di fronte a continui atti di arroganza. Ma non demorderemo», avverte Zinzi. Che però, consultatosi ieri con l'avvocato di fiducia Mario Spasiano, ha escluso un nuovo ricorso al Tar contro il provvedimento del governatore. Due i prossimi momenti-chiave in questo delicato passaggio politico-istituzionale che vede Province e Regione ormai allo scontro frontale: il primo, proprio domani, quando i presidenti delle cinque Province della Campania sono stati convocati a Santa Lucia per affrontare il tema rifiuti. Una riunione che si preannuncia rovente. L'altro momento cruciale, mercoledì 31 agosto, quando davanti al Tar del Lazio si svolgerà l'udienza-verità nella contrapposizione fra Regione e Province (Caserta e Avellino): in quella sede per ordine degli stessi giudici amministrativi l'ente regionale dovrà dimostrare, dati Arpac alla mano, l'impossibilità di utilizzare le discariche napoletane di Terzigno e Chiaiano. E in quella sede le Province rappresenteranno il rischio di saturazione dei propri impianti, rischio sinora giudicato dal Tardi entità minore rispetto alla salvaguardia delle «preminenti esigenze della salute e incolumità pubblica». Con queste medesime motivazioni lo scorso 18 agosto il Tar del Lazio aveva infatti respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalle Province di Avellino e Caserta contro una precedente ordinanza di Caldoro, datata 12 agosto, la cui efficacia è scaduta lunedì scorso.

Powered by PhPeace 2.6.4