Politica L'amministrazione comunale di Pozzuoli non ha ancora varato un programma di interventi a tutela del territorio

Il piano rifiuti è in alto mare

27 agosto 2011 - Stefano Erbaggio
Fonte: Terra

A quasi sei mesi dalle elezioni, l'amministrazio-ne comunale di Pozzuoli non ha ancora varato un serio piano di gestione dei rifiuti. La situazione è ferma, la nuova amministrazione pare impegnata a risolvere alcuni problemi interni, piuttosto che concentrarsi sul ruolo per il quale è stata votata. Ad oggi sono stati convocati tre consigli comunali: i primi due sono stati sciolti per mancanza di numero legale dei consiglieri, il terzo è stato annunciato in prima convocazione per il 29 agosto e in seconda convocazione per il 30 agosto. L'ordine del giorno di tutti i consigli convocati prevede solo punti tecnici, come elezione del Presidente e dei due vice Presidenti del Consiglio Comunale o comunicazione del Sindaco in ordine ai componenti della Giunta Comunale. Non si parla di rifiuti, non si parla di viabilità nel centro storico, non si parla degli interessi dei cittadini. Il Sindaco Magliulo arranca nel tenere unita la maggioranza, e nel frattempo ha emanato un ordinanza sindacale per la raccolta differenziata, annunciando l'estensione del servizio di porta a porta a 7000 cittadini, oltre i 25000 già serviti e la creazione di 5 Acp, aree comunali presidiate, dove depositare i rifiuti differenziati. Annunci che sono rimasti sulla carta. Contemporaneamente i cittadini attivi si sono organizzati, come dimostrato dalla massiccia presenza (più di cento persone) ad entrambi i consigli comunali, ed hanno protocollato al Comune di Pozzuoli un Piano Alternativo Rifiuti, a firma del Coordinamento Civico Flegreo. L'obiettivo è il Riciclo Totale della Materia, attaccando il Piano Regionale Rifiuti per diversi motivi. In primis, questo pone l'obbiettivo minimo della raccolta differenziata al 50%, contrariamente a quanto stabilito dalla legge nazionale(65%). In secondo luogo non rispetta le direttive europee che, assieme al 65% di raccolta differenziata, prevedono una precisa gerarchia di trattamento dei materiali post-consumo. Altre osservazioni, poste ad esempio da Legambiente, notano come il Piano Regionale non disincentivi il ricorso a inceneritori e discariche: tale provvedimento porterebbe al superamento delle difficoltà economiche nello smaltimento dei rifiuti. Il Coordinamento Civico Flegreo, a cui si stanno aggregando anche comitati di Monterusciello, annuncia di proseguire la sua battaglia rivolgendosi sia all'Amministrazione Comunale di Pozzuoli che all'opposizione. Ai primi chiede di mettere in campo tutti i provvedimenti concreti e necessari per attuare da subito il contenuto del Piano Alternativo Rifiuti (imporre il vuoto a rendere, vietare la vendita del monouso, incentivare il compostaggio domestico...) e adottare un piano comunale per la gestione dei rifiuti concordato, dopo una fase partecipativa, diretta e trasparente, con la cittadinanza. Ai consiglieri di opposizione lancia l'appello ad assumere atteggiamenti costruttivi, ad esercitare il loro ruolo e la loro funzione di pressione ed influenza nella politica comunale, mobilitandosi anche fuori dalle istituzioni, al fine di ottenere una soluzione strutturale e definitiva delle continue emergenze nella nostra città: "pressando per una autosufficienza virtuosa in Area Flegrea che scongiuri il pericolo di discariche o altra impiantistica ad impatto negativo (a Pozzuoli o altrove)".

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