Compostaggio: E' trascorso più di un mese dall'annuncio del sindaco circa l'individuazione delle nuove tre aree di trattamento

Rifiuti, sui siti finora solo parole

26 agosto 2011 - Giuseppe Parente
Fonte: Terra

Il dodici luglio 2011, con toni entusiasti e con una certa enfasi, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris annunciava che la nostra città avrebbe avuto finalmente tre siti di compostaggio, di cui, il primo sito nel comune di Caivano sarà utilizzabile già per la fine del mese di luglio. Siamo quasi alla fine del mese di agosto e la trattativa per l'acquisto del sito ancora non si è conclusa, in quanto il comune di Napoli si ritrova a discutere con più di 20 soggetti, tutti cointeressati alla proprietà del sito di compostaggio, rendendo, ad onor del vero, molto lunghe e complesse le giuste verifiche da parte della pubblica amministrazione, non ultima quella relativa alla certificazione antimafia. La trattativa per l'acquisto del sito di compostaggio di Caivano, era un idea della precedente amministrazione di centro sinistra, guidata dal sindaco Rosa Russo Jervolino, tanto è vero che il 30 aprile, presentarono un progetto l'amministratore delegato di Asia Fortini, il vicepresidente dell'Unione Industriale di Napoli Fortini e l'assessore all'igiene urbana, Paolo Giacomelli in virtù del quale era prevista la formazione di una società tra industriali ed Asia al fine di rilevare l'impianto di compostaggio costruito dai privati e per gestirlo nella fase iniziale di avviamento. Il sito di compostaggio di Caivano, ha una capacità di 35 mila tonnellate di frazione organica per anno e sarebbe costato alle casse del comune una cifra vicina ai 20 milioni di euro. La difficoltà di relazionarsi con una pluralità di soggetti diversi costringono, obtorto collo, il comune di Napoli a cercare soluzioni diverse ed alternativa. Il vice sindaco Tommaso Sodano ora immagina un avviso pubblico indirizzato agli imprenditori che siano disponibili a realizzare un altro sito di compostaggio, che non debba distare più di 80 kilometri da Napoli. La terza città di Italia, produce ogni giorno oltre 350 tonnellate di umido, composto per lo più da scarti alimentari che oltre a marcire, producono, quando finiscono in discarica, percolato. Rifiuti che se invece venissero adeguatamente trattati potrebbero produrre compost. Al 26 agosto, Napoli ancora non ha un sito capace di produrre compost e per questo motivo, invia, al prezzo di 200 euro a tonnellata tutto l'umido che l'azienda Asia riesce a recuperare con la raccolta differenziata, che costituirebbe davvero un esborso per le esigue casse, quando la raccolta differenziata supererà la quota del 50% per la quale la giunta comunale tanto sta lavorando. Sulla questione siti di compostaggio, con una nota, diffusa alla stampa, è intervenuto il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricordato all'opinione pubblica come la Regione , fino ad ora, non ha realizzato alcun sito di compostaggio, pur avendo fondi, anche per incapacità dell'assessore all'ambiente Romano.

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