Cdr al rallentatore, crescono i cumuli in strada
3 giugno 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
È scontro tra il Commissariato di governo all'emergenza rifiuti ed i lavoratori dei tritovagliatori campani. Gianni De Gennaro aveva chiesto ai 570 operai impegnati negli impianti di lavorare a pieno ritmo anche durante la festività della Repubblica, per evitare che il fermo prolungato aggravasse il bilancio delle tonnellate di spazzatura non raccolta presenti nelle strade campane. Avrebbero dovuto effettuare gli straordinari. I lavoratori e i sindacati hanno detto no.
Cdr al rallentatore, dunque. Hanno funzionato ieri fino alle 12, ad eccezione di quello di Pianodardine, in Irpinia, dove il personale disponibile nel giorno festivo non era sufficiente a garantire il servizio. «Inconcepibile», protesta Sauro Secone, il sindaco del comune di Quarto, dove almeno 700 tonnellate di spazzatura attendono da giorni di essere rimosse. «Berlusconi e Bertolaso — aggiunge — assicurino l'efficienza 24 ore su 24 e per 365 giorni all'anno, festivi compresi, degli impianti Cdr». L'indisponibilità degli operai ad effettuare gli straordinari deriva da una situazione difficile. Lavorano in condizioni igieniche e di sicurezza precarie. Ritengono che il loro futuro sia più che mai incerto, avendo Berlusconi e Bertolaso pubblicamente detto che sono intenzionati a chiudere i tritovagliatori. Non bastasse, i 570 operai non hanno ancora incassato lo stipendio di maggio. «C'è molta tensione, sarebbe stupido negarlo» dice Vincenzo Argentato, della Fiom-Cgil.
La chiusura parziale dei 6 tritovagliatori campani in attività - il settimo, Tufino, è ancora sotto sequestro - ha provocato ieri notevoli disagi soprattutto nei comuni dell'area vesuviana. A Napoli restano circa 400 tonnellate in strada. In provincia decine di roghi di immondizia. L'emergenza non passa, dunque. Il generale Franco Giannini, vicecommissario per l'emergenza rifiuti in Campania, ostenta però un certo ottimismo: «Anche ieri è partito un treno carico di rifiuti per la Germania. Proseguono gli interventi straordinari dei militari del Genio nei comuni di Somma Vesuviana e Bacoli, per portare via la spazzatura non raccolta da giorni e scongiurare la chiusura delle scuole». Giannini ha detto anche che gli ufficiali dell'Esercito, dall'inizio della prossima settimana, dirigeranno i tritovagliatori, al posto dei funzionari Fibe arrestati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli, culminata negli arresti di 25 persone, compresa Marta Di Gennaro, l'ex subcommissario ai rifiuti di Guido Bertolaso. A sostegno di Di Gennaro, scende in campo il sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali, Francesco Giro, il quale annuncia addirittura un digiuno di solidarietà se non accadrà qualcosa di positivo, per lei, dopo l'interrogatorio del 4 giugno. A Chiaiano, intanto, dopo la riuscitissima manifestazione di domenica circa 5.000 in piazza per chiedere raccolta differenziata e trattamento meccanico biologico dei rifiuti, in alternativa a inceneritori e discariche - si aspettano i risultati dei sondaggi in corso nella cava, finalizzati a verificare se sia idonea come sversatoio. A Bruxelles prosegue l'esame del decreto Berlusconi sui rifiuti, per verificare se confligga con la normativa europea.
La chiusura parziale dei 6 tritovagliatori campani in attività - il settimo, Tufino, è ancora sotto sequestro - ha provocato ieri notevoli disagi soprattutto nei comuni dell'area vesuviana. A Napoli restano circa 400 tonnellate in strada. In provincia decine di roghi di immondizia. L'emergenza non passa, dunque. Il generale Franco Giannini, vicecommissario per l'emergenza rifiuti in Campania, ostenta però un certo ottimismo: «Anche ieri è partito un treno carico di rifiuti per la Germania. Proseguono gli interventi straordinari dei militari del Genio nei comuni di Somma Vesuviana e Bacoli, per portare via la spazzatura non raccolta da giorni e scongiurare la chiusura delle scuole». Giannini ha detto anche che gli ufficiali dell'Esercito, dall'inizio della prossima settimana, dirigeranno i tritovagliatori, al posto dei funzionari Fibe arrestati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli, culminata negli arresti di 25 persone, compresa Marta Di Gennaro, l'ex subcommissario ai rifiuti di Guido Bertolaso. A sostegno di Di Gennaro, scende in campo il sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali, Francesco Giro, il quale annuncia addirittura un digiuno di solidarietà se non accadrà qualcosa di positivo, per lei, dopo l'interrogatorio del 4 giugno. A Chiaiano, intanto, dopo la riuscitissima manifestazione di domenica circa 5.000 in piazza per chiedere raccolta differenziata e trattamento meccanico biologico dei rifiuti, in alternativa a inceneritori e discariche - si aspettano i risultati dei sondaggi in corso nella cava, finalizzati a verificare se sia idonea come sversatoio. A Bruxelles prosegue l'esame del decreto Berlusconi sui rifiuti, per verificare se confligga con la normativa europea.