Romano: «Lunedì nuova ordinanza»
NAPOLI. «Nessuna ordinanza imminente perché al momento non serve, Napoli e la provincia hanno almeno una settimana di autonomia e si penserà al prossimo dispositivo soltanto nel weekend». L'assessore all'Ambiente, Giovanni Romano, spegne ogni polemica a riguardo di un'impossibilità di preparare un nuovo piano per smaltire l'immondizia di Napoli e dell'hinterland nelle altre province: «La situazione attuale del capoluogo e di Salerno non è in questo momento emergenziale, in tutti questi giorni in cui è stata attiva l'ordinanza, infatti, gli Stir sono stati svuotati e c'è la possibilità di andare avanti per diversi giorni senza continuare a portare inutilmente i rifiuti nelle discariche regionali. Certamente - continua Romano - nel fine settimana prenderemo in considerazione l'eventualità di emanare un altro dispositivo dopo avere anche ascoltato l'Arpac che ci consiglierà quali saranno le quantità da poter smaltire negli impianti a disposizione». Nessun allarme, almeno per il momento, dunque, anche perché la Regione è ancora in attesa delle relazioni redatte dall'Agenzia regionale per l'Ambiente sulle discariche di Chiaiano e Terzigno e sulle eventuali capacità che i due invasi in relazione ai rifiuti. Intanto, sul delicato tema, interviene anche l'assessore provinciale all'Ambiente, Giuseppe Caliendo, che innanzitutto tiene a precisare che con il collega di Palazzo Santa Lucia, Giovanni Romano, non c'è stato alcun attrito: «Gli accordi di programma firmati anche dall'assessore Romano, in piena condivisione con il territorio, prevedono la realizzazione di impianti di compostaggio e discariche nelle quali conferire il compost fuori specifica già bio-stabilizzato proveniente dagli Stir - dice - «L'obiettivo comune è quello di realizzare un ciclo integrato dei rifiuti ed il contributo dell'ente Regione, con l'accelerazione dell'iter previsto per il rilascio delle autorizzazioni, sarà sicuramente determinante». «Purtroppo però - aggiunge Caliendo - l'obiettivo che ci siamo prefissi non pub essere realizzato in uno scorcio di agosto o in pochi mesi. Per realizzare un ciclo regolare di rifiuti sono necessari da uno a due anni, come conferma anche il commissario per gli Impianti, Annunziato Varde». «A lui, come a Romano - conclude l'assessore provinciale - voglio assicurare che il presidente Cesaro sta lavorando con attenzione e scrupolo per determinare le condizioni necessarie ad una soluzione definitiva del problema. Dopo lustri di immobilismo noi ci stiamo muovendo». Il tema rifiuti resta insomma caldo, e soprattutto in virtù, di una situazione che a Napoli e nell'hinterland resta ancora precaria dal punto di vista della raccolta. L'unica soluzione praticabile, infatti, sono per adesso i trasferimenti fuori regione, che continuano verso la Liguria, la Toscana e l'Emilia Romagna, e quelli all'estero che grazie al Comune di Napoli dovrebbe partire via nave da settembre in direzione Olanda, un'operazione che coinvolgerà anche la Provincia dopo l'accordo con Palazzo San Giacomo.