Romano: «Lunedì nuova ordinanza»

La Provincia stringe l'intesa con Palazzo Santa Lucia: «Nei prossimi mesi la realizzazione di impianti di compostaggio in cui recuperare la frazione organica della raccolta differenziata»
24 agosto 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. «Nessuna ordinanza imminente perché al momento non serve, Napoli e la provincia hanno almeno una settimana di autonomia e si penserà al prossimo dispositivo soltanto nel weekend». L'assessore all'Ambiente, Giovanni Romano, spegne ogni polemica a riguardo di un'impossibilità di preparare un nuovo piano per smaltire l'immondizia di Napoli e dell'hinterland nelle altre province: «La situazione attuale del capoluogo e di Salerno non è in questo momento emergenziale, in tutti questi giorni in cui è stata attiva l'ordinanza, infatti, gli Stir sono stati svuotati e c'è la possibilità di andare avanti per diversi giorni senza continuare a portare inutilmente i rifiuti nelle discariche regionali. Certamente - continua Romano - nel fine settimana prenderemo in considerazione l'eventualità di emanare un altro dispositivo dopo avere anche ascoltato l'Arpac che ci consiglierà quali saranno le quantità da poter smaltire negli impianti a disposizione». Nessun allarme, almeno per il momento, dunque, anche perché la Regione è ancora in attesa delle relazioni redatte dall'Agenzia regionale per l'Ambiente sulle discariche di Chiaiano e Terzigno e sulle eventuali capacità che i due invasi in relazione ai rifiuti. Intanto, sul delicato tema, interviene anche l'assessore provinciale all'Ambiente, Giuseppe Caliendo, che innanzitutto tiene a precisare che con il collega di Palazzo Santa Lucia, Giovanni Romano, non c'è stato alcun attrito: «Gli accordi di programma firmati anche dall'assessore Romano, in piena condivisione con il territorio, prevedono la realizzazione di impianti di compostaggio e discariche nelle quali conferire il compost fuori specifica già bio-stabilizzato proveniente dagli Stir - dice - «L'obiettivo comune è quello di realizzare un ciclo integrato dei rifiuti ed il contributo dell'ente Regione, con l'accelerazione dell'iter previsto per il rilascio delle autorizzazioni, sarà sicuramente determinante». «Purtroppo però - aggiunge Caliendo - l'obiettivo che ci siamo prefissi non pub essere realizzato in uno scorcio di agosto o in pochi mesi. Per realizzare un ciclo regolare di rifiuti sono necessari da uno a due anni, come conferma anche il commissario per gli Impianti, Annunziato Varde». «A lui, come a Romano - conclude l'assessore provinciale - voglio assicurare che il presidente Cesaro sta lavorando con attenzione e scrupolo per determinare le condizioni necessarie ad una soluzione definitiva del problema. Dopo lustri di immobilismo noi ci stiamo muovendo». Il tema rifiuti resta insomma caldo, e soprattutto in virtù, di una situazione che a Napoli e nell'hinterland resta ancora precaria dal punto di vista della raccolta. L'unica soluzione praticabile, infatti, sono per adesso i trasferimenti fuori regione, che continuano verso la Liguria, la Toscana e l'Emilia Romagna, e quelli all'estero che grazie al Comune di Napoli dovrebbe partire via nave da settembre in direzione Olanda, un'operazione che coinvolgerà anche la Provincia dopo l'accordo con Palazzo San Giacomo.

Powered by PhPeace 2.6.4