Rifiuti, torna il rischio della crisi

Scade il trasporto a Caserta e Avellino: si rischia una nuova emergenza
24 agosto 2011 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

BENTORNATI nella spazzatura È serio il rischio che chi è fu : ito in vacanza lasciandosi alle spalle l'ultima crisi torni in città e si ritrovi punto e daccapo. Il nuovo caso nasce dal fatto che l'ultima ordinanza della Regione per il trasporto rifiuti in altre province è scaduta alla mezzanotte del 22 agosto e stavolta sembra che Stefano Caldoro e l'assessore Giovanni Romano non abbiano alcuna intenzione di rinnovarla. Si ritiene infatti che ormai siano esaurite le potenzialità ricettive delta d i sca rica san n ita d i Sa n t'Arcangelo Trimonte e di quella irpina di Savignano. Resterebbe Caserta con la sua San Tammaro, ma pare impraticabile scaricare tutto il peso dell'operazione da quelle parti. Insomma, ordinanze da Santa Lucia non ne verranno. Con gra nde scorno del Comune, che a sua volta fa i propri calcoli. «Di una nuova ordinanza c'èbisogno - dice l'assessore Tommaso Sodano - fosse solo per 4-5 giorni, scrivendoci pure sopra che è l'ultima volta. Perché dopo i131 agosto si aprirà un altro spiraglio: la mancata conversione del decreto consentirà di nuovo gli accordi fra le aziende, e si potrà portare fuori i rifiuti senza passare dal nullaosta delle Regioni». Quatto-cinque giorni. Anche perché in Provincia valutano di poter far fronte anche oggi alla situazione con la normale ricettività degli Stir. Ma da domani potrebbero cominciare i guai. Né convince più di tanto l'idea che non ci sia più spazio. In realtà Sant'Arcangelo Trimonte era già stata esclusa dall'ultima ordinanza. E anche a Savignano arrivava da Napoli una quantità modesta di rifiuti. Sicché, mentre il blocco di Savignano riguarda molto di più Salerno, che era autorizzata a portarvi 200 tonnellate al giorno prodotte dallo Stir di Battipaglia, a Napoli si valuta che basterebbe ancora una volta rifarsi su Caserta, che accoglieva 350 tonnellate al giorno. La Regione, come visto, ha però deciso che era ora di chiudere• il contenzioso con l'amministrazionedi Domenico Zinzi. Per di più, l'assessore Romano ha richiamato le Province al fatto di non aver ancora dato seguito ai nuovi impianti, come pure al Comune di nonaverancora fatto vedere le navi che dovrebbero partire per l'estero. «L'obiettivo - gli replica il collega della Provincia Giuseppe Caliendo - non può essere realizzato in uno scordo di agosto o in pochi mesi. Per un ciclo regolare dei rifiuti sóno necessari da uno a due anni».

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