Avellino chiude le porte a Napoli
LA REGIONE nega di volere uno scontro con gli altri enti. Il Comunescrutal'orizzontemarino, sperando di vedere levarsi ilfumo del cargo olandese che dovrebbe arrivare a metà settembre per portare via l'immondizia. Nel frattempo la gestione dei rifiuti va ad infilarsi in un nuovo tunnel, dalla soluzione imprecisata, visto che nel frattempo Avellino chiude completamente le porte ai rifiuti partenopei. Il presidente della Provincia irpina, Cosimo Sibilia, ha fatto sapere al governatore Stefano Caldoro, che Avellino bloccherà anche le cosiddette quote ordinarie, circa 250 tonnellate al giorno, che venivano portate allo Stir di Pianodardine. Si tratta dellequoteconvenuteall'epoca nel quadro di un accordo fra le Province, prima ancora che la Regione ne aggiungesse altre con le ordinanze. Sibilia ha fatto sapere che ormai lasuadiscaricaèal limite, fra due mesi non ce ne sarà per i rifiuti irpini, figurarsi quelli napoletani. Sicché da stasera, con gli Stir di nuovo pieni, si potrebbero avere i primi segnali di una difficoltà nella raccolta a Napoli. Dalla Regione l'assessore Giuseppe Romano tenta di svelenire il clima. Sia il Comune che la Provincia non hanno preso bene il mancato rinnovo dell'ordinanza, condito di suoi giudizi sui ritardi dei due enti nel trovare altre strade. «Non ho inteso - dice Romano - e non intendo fare alcuna polemica né con il Comune di Napoli né con la Provincia. Ribadisco che il clima di grande collaborazione istituzionale esistente tra noi, unito aaisenso di responsabilità di tutti, sono una sollecitazione a fare presto e bene». Scambi di messaggi. Che per ora non risolvono il nuovo allarme. Salerno in realtà manifesta un certo ottimismo. Le ordinanze regionali erano anche al suo servizio, magli impianti in provincia dovrebbero reggere l'urto almeno fino al31 agosto. È una data limite. Dopo la quale si aprirà un'altravalvoladi sfogo iltrasferimento fuori regione, per accordi diretti fra le società di smaltimento, senza l'intervento delle rispettive Regioni. Prospettiva alla quale guardano anche Napoli e provincia: potrebbero partire camion verso Sicilia, Puglia, Umbria, Toscana, Emilia, Liguria. Ma al31 bisogna arrivarci, e resta l'incognita di questi ultimi giorni di agosto.