Blitz contro i pendolari dell'immondizia
Riparte l'operazione «mani nei sacchetti» inaugurata lo scorso anno dalla polizia municipale e rimasta in naftalina nei lunghi mesi invernali e poi durante la campagna elettorale. Sono ancora gli uomini e le donne dell'unità operativa di Secondigliano i primi a scendere in campo per stanare i pirati dell'immondizia, quelli che si liberano dei sacchetti lanciandoli dall'auto lungo le strade a scorrimento veloce o approfittando delle vie poco trafficate. A coordinare l'operazione, predisposta dal comandante della municipale Luigi Sementa, è il responsabile della sezione di Secondigliano, il tenente Ciro Colimoro che aveva materialmente ideato l'operazione nel corso dell'estate 2010. Stavolta, però, oltre all'«esame» dei sacchetti abbandonati, la battaglia viene combattuta con gli appostamenti e con un minuzioso controllo del territorio per cogliere in flagranza chi lascia l'immondizia per strada. La parte principale dell'operazione prevede una attenta verifica dei rifiuti abbandonati. Le pattuglie raggiungono le aree dove sono concentrati i sac- I controlli Sopra un cumulo di immondizia dal quale i vigili hanno prelevato dati degli sversatori abusivi. A sinistra il fermo di un automobilista che si stava liberando di un b : sacchetto ai margini della strada in via Cupa dei cani chetti e li aprono materialmente (indossando guanti e mascherine di protezione): tra i rifiuti cercano indizi che possono far risalire all'identità degli sversatori. Fino ad ora sono state identificate circa cinquanta persone che sono state «invitate» a presentarsi dai vigili per dare una spiegazione della presenza di quei rifiuti lungo le strade. Per la maggior parte si tratta di individui che risiedono nei comuni limitrofi alla città di Napoli, soprattutto quelli in cui si svolge la raccolta differenziata: «Sono quelli che non hanno voglia di rispettare le norme sulla differenziazione nei rispettivi comuni di residenza e risolvono il problema mettendo tutto nello stesso sacchetto che lasciano all'interno del comune di Napoli quando vengono qui per svago o per lavoro» racconta, con amarezza, il tenente Ciro Colimoro. I pendolari dell'immondizia prediligono le strade a scorrimento veloce, in particolare le rampe di accesso che sono letteralmente ricoperte di pattume. Cogliere sul fatto quelli che lanciano in corsa l'immondizia è difficile perché su quelle strade si viaggia a velocità elevata e chi esegue l'atto di pirateria ecologica si guarda le spalle prima di entrare in azione. Proprio per intercettare questo tipo di sversatori è stato predisposto il servizio in borghese che non desta sospetti. Per scovare chi approfitta delle vie secondarie per liberarsi dell'immondizia, invece è stato deciso un servizio di costante pattugliamento. E proprio nel corso di un giro di controllo, ieri mattina i vigili hanno intercettato un ottantenne di Mugnano al quale è stata consegnata una contravvenzione da cinquecento euro. L'operazione, così come accadde lo scorso anno, dovrebbe presto essere estesa anche alle altre unità operative dei vigili urbani. Quelle periferiche avranno il compito di contrastare i pendolari del sacchetto, quelle centrali invece si concentreranno sugli versamenti fuori orario e sull'abbandono di materiali ingombranti. La lotta ai pendolari dell'immondizia nasce innanzitutto per contribuire alla pulizia della città ma consente anche di centrare un obiettivo di risparmio economico notevolissimo: le centinaia di tonnellate di sacchetti lasciati per strada dagli abitanti dei comuni limitrofi, vengono caricate e smaltite periodicamente dall'Asia e tutti i costi ricadono sui cittadini napoletani. Sul fronte della pulizia della città, che ha avuto una poderosa svolta nelle aree centrali e turistiche, c'è ancora un po' di affanno nelle aree periferiche: i cassonetti sono quasi sempre liberi e svuotati con metodo ma «resistono» giganteschi cumuli ai lati delle strade.