L'ottantenne colto in flagrante «Malocchio a voi se mi multate»

Viene da Mugnano con una 127 prima prova a chiedere clemenza poi lancia il suo anatema
20 agosto 2011 - pa.bar.
Fonte: Il Mattino

«Buongiorno signore. Un documento, prego. Lei è in contravvenzione». Traversa Santa Maria a Cubito, ore undici di ieri, solleone. La centoventisette azzurra s'è fermata esattamente sotto lo striscione esposto dagli abitanti infuriati che recita «vergognatevi, questa non è una discarica». Ma evidentemente non si vergogna nessuno perché la strada è effettivamente una discarica colma di ogni genere di rifiuto, dai pezzi di carrozzeria alle suppellettili oltre, naturalmente, a centinaia di sacchetti.
Qualche minuto prima l'auto di servizio della polizia municipale aveva rallentato dietro la 127 azzurra intuendo le intenzioni del guidatore. Quando l'uomo è sceso e ha lanciato il suo sacchetto ai margini della strada, è scattato l'intervento.
L'assistente capo Di Guida e l'agente Falco cercano di essere cortesi. Fermi ma cortesi. L'ottantenne le tenta tutte per evitare la contravvenzione: racconta i problemi familiari, dice che è la prima volta e non lo farà mai più. A un certo punto va a riprendersi il sacchetto rotolato in mezzo agli altri e lo rimette nel bagagliaio: «Così ho risolto, me lo sono ripreso, va bene?».
L'uomo risulta residente a Mugnano dove la raccolta differenziata è decollata da tempo, e con ottimi risultati. I vigili chiedono all'uomo perché viene a Napoli a gettare la sua spazzatura ma l'ottantenne riesce appena a farfugliare qualcosa mentre continua a chiedere clemenza.
Intorno alla pattuglia che fa la multa allo sversatore si fermano a turno le auto dei residenti: è tutto un susseguirsi di complimenti: «Bravi, venite tutti i giorni, liberateci da questa gente che ci costringe a vivere nella puzza». Poi arriva, trafelato in motorino, un uomo di una certa età. È esagitato, si sbraccia e urla verso l'ottantenne fermato: «Non ne possiamo più di quelli come voi, devono arrestarvi tutti, devono sequestrarvi le macchine. Io passo la mia giornata su questo motorino a presidiare la strada. Vado avanti e indietro per fermare quelli che ci inquinano. Dovete smetterla». I vigili invitano l'uomo ad allontanarsi, sembra che sia tornata la calma.
E invece no, perché l'anziano di Mugnano decide di giocarsi l'ultima carta per evitare la multa da cinquecento euro. Fissa con intensità i vigili e lancia l'anatema: «Se mi fate la multa vi faccio il malocchio, perciò state molto attenti». I due vigili si guardano, gli scappa da ridere ma si trattengono. Uno dei due, serio, dice all'ottantenne: «Noi andiamo in chiesa, c'è il Signore che ci protegge».
L'anziano inquinatore, senza più frecce nella faretra, riprende il documento e va via. Però prima raccoglie il sacchetto dal bagagliaio e lo lancia di nuovo a terra, in segno di sfida.

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