Il mezzo di EnerAmbiente intercettato dai vigili urbani in via municipale Agnano-Astroni

Autocompattatore ritrovato dopo 5 mesi

Era 'scomparso' verso la ine di febbraio
18 agosto 2011 - Giancarlo Maria Palombi
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Nessuno ne aveva denunciato il furto, nelle tabelle di servizio la sigla del mezzo era ancora presente malgrado questo non avesse fatto più rientro all'autoparco. Cinque mesi, centocinquanta giorni. Quattro-centocinquanta turni di lavoro. E' importante spulciare dati e specificare i numeri relativi al comparto ambiente, perché questo veicolo 'fantasma' scomparso nel nulla verso la fine del mese di febbraio appartiene ad EnerAmbiente, la società di gestione integrata di rifiuti fondata nel 2007 che su commissione dell'Asia - la partecipata del Comune di Napoli - si occupa del servizio di raccolta e trasporto agli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati, prodotti nei quartieri Arenella, Vomero, Chiaia, Posillipo, San Ferdinando, Mercato, Pendino, San Giuseppe - Porto, Avvocata, Montecalvario, Stella, San Lorenzo (solo Borgo Sant'Antonio Abate e zone limitrofe), curando anche il lavaggio e la manutenzione dei contenitori stradali. "Serviamo 687342 cittadini residenti" si legge sulla scheda web del sito ufficiale della società. E inoltre "ci occupiamo del servizio di raccolta con il sistema 'porta a porta' nei quartieri di Colli Aminei e Rione Alto, garantendo l'assistenza a 37500 cittadini circa". Insomma un'azienda specializzata che eroga servizi di primo livello in un contesto - quello napoletano - che sulla raccolta e il trattamento del pattume punta per la riqualificazione e il rilancio del territorio. Eppure un mezzo della EnerAmbiente è stato ritrovato dagli agenti della polizia municipale in via Agnano-Astroni, periferie fiegrea del capoluogo campano, abbandonato. E colmo di rifiuti. Un rapido consulto alla banda dati interforze ha fatto risultare il veicolo privo di qualsiasi denuncia di furto. Una storia strana, quella in cui si sono imbattuti i caschi bianchi del comando di via De Giaxa. L'autocompattatore non presenta particolari manomissioni, solo la mancanza di diversi pezzi rubati - a dire degli investigatori - da ladri di fortuna, mariuoli' che magari avranno pensato di piazzare la merce sul mercato nero dei pezzi di ricambio. I vigili urbani hanno richiesto assistenza specializzata, sul luogo del ritrovamento, per esaminare la spazzatura ancora presente sul mezzo. Un forte tanfo proveniva infatti dal cassone e la prima preoccupazione degli agenti della Municipale è stata quella di verificare l'eventuale presenza di materiale tossico o di scarti industriali. Gli esiti verranno resi noti nelle prossime ore, ma al momento c'è il massimo riserbo sulla questione. C'è da capire - e chiarire soprattutto - la posizione della società. E' su questo aspetto che gli agenti coordinati da un ufficiale e supervisionati dal generale Luigi Sementa, stanno concentrando gli sforzi investigativi. Interrogativi, come il perché non sia stata presentata denuncia di furto del mezzo, a cui solo le indagini e gli eventuali interrogatori potranno dare risposta. Un'informativa sul caso è stata anche inviata agli uffici della Digos della questura partenopea. Furono infatti gli agenti del dirigente Bonfilippo a svelare - su mandato della procura della Repubblica di Napoli - un presunto giro di mazzette e azioni illecite intorno alla gestione degli appalti per la rimozione dei rifiuti.

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