La raccolta, gli obiettivi Rossi corregge le cifre del sindaco: «II 70% potrà essere raggiunto solo dai napoletani coinvolti nel porta a porta»

Differenziata, AsIa porta la soglia al 40%

Il traguardo: entro il 2012 il servizio sarà esteso a mezzo milione di cittadini
17 agosto 2011 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

«Gli obiettivi politici spesso hanno un'asticella troppo alta e io non voglio impiccarmi dietro le cifre», ragiona il presidente di Asia Raphael Rossi. Strada in salita, ma non ripidissima, per quel che riguarda l'estensione della raccolta porta a porta e l'innalzamento della percentuale di differenziata. Due punti che ragionano tra di loro e viaggiano di pari passo. Anche se l'obiettivo vagheggiato del 70 per cento di raccolta differenziata agognato dai vertici di palazzo san Giacomo potrà essere agguantato solo sulla platea che verrà raggiunta dal servizio a domicilio. Meno, molto meno, se la media viene fatta su tutti i napoletani.
Attualmente, dati di luglio alla mano, la percentuale è inchiodata al 17,2. Un quaranta per cento a guardare tutta la città quando si allargherà il servizio di raccolta a domicilio? «Forse, un po' meno ma è già un gran risultato», spiega Rossi che snocciola dati e cifre. Un po' meno quindi anche di quel 50 per cento che ipotizzava il deputato democratico e presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci secondo cui sarebbe stato impossibile arrivare entro fine anno al 70 per cento. Percentuale raggiungibile solo per chi sarà raggiunto dal servizio porta a porta.
«Stiamo lavorando all'estensione del programma di raccolta differenziata porta a porta che coinvolgerà nei prossimi mesi un totale di 325mila napoletani, quasi 200mila in più rispetto alla situazione attuale. Un progetto che continuerà per il prossimo anno fino a coprire con il servizio porzioni sempre maggiori del territorio», spiega Rossi che punta ad arrivare a 500mila napoletani entro la fine del 2012. Per coprire tutta la città serve però quel centinaio di milioni di euro che il governo deve girare a san Giacomo proprio sul capitolo rifiuti. Soldi che sinora non si sono visti.
«Al momento il porta a porta - continua sempre Rossi - è un servizio per un bacino 146 mila residenti sparsi tra Colli aminei, Scampia, Chiaiano, Bagnoli e Barra. Per i prossimi mesi altri 200mila. Un risultato non da poco se a Torino per arrivare a 400mila abitanti ci abbiamo messo ben cinque anni».
Per capirci il porta a porta è fatto sinora su un bacino di persone lievemente maggiore a una città come Salerno che ne conta 138mila (e ha percentuali di differenziata dell'oltre il 70 per cento). «Un modello che funziona perché dove c'è il porta a porta la percentuale di differenziata - continua Rossi - è al 65 percento. Ma noi puntiamo a salire di 6-7 punti ancora». Come a dire che portando il servizio a 330mila persone la media di differenziata in tutta la città può solo salire. Da qui questo 40 per cento ipotizzato dal numero uno della municipalizzata di palazzo San Giacomo. Per l'altra metà dei napoletani invece rimarrà, per ora, la possibilità di selezionare i rifiuti domestici e portarli direttamente alle campane di raccolta che aumenteranno nei prossimi mesi.
Impossibile fare di più. Almeno per ora. «Il giorno zero per far partire una serie differenziata non è stato - conclude - due mesi fa ma ci sarà sol quando saremo usciti dall'emergenza definitivamente. Perché sinora gli sforzi sono stati mdssi in atto per pulire la città e fare in modo che fosse presentabile in questo mese d'agosto. Nei prossimi mesi, invece, il lavoro si concentrerà sul porta a porta e sulle campane perla raccolta piazzate in maniera capillare in tutta la città. Tutto con personale Asia per ottimizzare al massimo le risorse interne». I dati La raccolta è ferma al 17,2% Si attende lo sblocco dei fondi del governo

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