La cena di Ferragosto 'regala' altro pattume
NAPOLI - A Ferragosto a Napoli c'è una tradizione da non sottovalutare: quella del pranzo o della cena fuori. In tutti i quartieri si tratta di una scelta quasi obbligata, una scelta che diventa legge. Così capita ai Quartieri Spagnoli, dove la gente del posto si rifugia presso i locali che si trovano in piazza Carità, così capita anche in via Foria, dove ci sono locali specializzati in piatti di pesce. La Napoli popolare rivendica il diritto del pranzo o della cena fuori e allora si rivresa nei locali della zona. E anche lo scorso quindici agosto è capitato tutto ciò, con problemi da non sottovalutare per lo smaltimento dei rifiuti cosiddetti 'speciali', rifiuti non tossici o dannosi, per carità, ma comunque difficili da smaltire. Le zone più a rischio sono state proprio quelle comprese tra piazza Carlo III e piazza Cavour, dove regnano' incontrastati i locali dove si può mangiare la migliore zuppa di cozze' di Napoli. Per chi avesse assistito alle scena, c'erano centinaia di persone in coda per sedersi ai tavoli dei locali e alla fine facevano bella (o se preferite cattiva) mostra di sè tantissimi bustoni neri con i rifiuti chiousi all'interno davanti ai cassonetti per l'immondizia. La questione si viene a creare dopo, quando cioè tutti questi resti devono essere smaltiti. Ma se facciamo uno screening più dettagliato, la situazione è stata la stessa sia nei quartieri succitati che in altre zone, come al Vomero, all'Arenella, a Bagnoli, a Posillipo. Il quindici sera, o nella notte tra il 15 e ieri, erano centinai le buste nere piene di scarti di cibo affastellate all'esterno dei cassonetti. Una situazione a cui si è dovuto sopperire con una raccolta ancora più dettagliata; è vero, c'è molta meno gente in città, però bisogna sempre sottolineare che un volume di pattume del genere non è per niente semplice da conferire e smaltire. La zona regina' per la prersenza di persone che si è racata nei ristornati è stata via Foria, a seguire Bagnoli con Nisida in testa, poi Posillipo, Quartieri Spagnoli (zona piazza Carità) e infine Vomero e Arenella. Una tradizione che si rinnova, una tradizione per certi versi da considerare e vedere anche con occhio diverso: da una parte l'economia che gira, dall'altra i rifiuti e il loro smaltimento. E tornando ai rifiuti e a un'ordinanza che vieta ai locali pubblici i contenitori di plastica, sono giunte diverse denunce da parte di cittadini che si sono visti versare in bicchieri di plastica bevande di vario genere e che hanno acquistato bottiglie d'acqua in contenitori della stessa materia. Tutto ciò sarebbe accaduto presso locali del Vomero, mentre in piazza del Gesù sarebbe addirittura stato allontanato un cliente che voleva per forza consumare la bevanda all'interno della plastica. Come abbiamo visto Napoli si spacca sulla questione, quartiere per quartiere e si spaccano' anche i clienti. Lo scorso quindici agosto abbiamo chiesto ad alcuni avventori cosa ne pensavano del grande volume di rifiuti che vengono fuori dai ristoranti nel giorno di Ferragosto. Alcuni hanno detto che erano veramente eccessivi e che raprpesentavano un problema ulteriore per la città, altri invece hanno detto che tutto ciò faceva bene all'economia della città e quindi non era importante far fare gli straordinari agli addetti alla raccolta rifiuti.