CROCIERE DI MONNEZZA
Centoquaranta tonnellate e sembra un miracolo. Tanta era la monnezza per strada ieri a Napoli. Praticamente una carta a terra, considerato che la quantità di rifiuti in città qui si è sempre calcolata a migliaia di tonnellate. Quando, come nelle settimane scorse, ce n'erano 2mila si polemizzava sull'uso della parola "emergenza". Perché nei giorni neri del 2009, e prima del 2008, i cumuli erano montagne che arrivavano fino ai primi piani delle case. Venticinque tonnellate sono state portate via dalla Galleria Quattro Giornate nei giorni scorsi.
GLI OPERATORI dell'Asia, la società comunale per l'igiene pubblica che il sindaco de Magistris ha affidato al supertecnico piemontese Raphael Rossi, hanno raccolto di tutto. Materiali edili, carcasse di tv, frigoriferi e cucine, vecchi materassi, bidoni di vernici. Dopo due notti di lavoro, una squadra di 12 netturbini, 20 mezzi e 12mila euro spesi, la galleria è stata liberata. Napoli pulita, co-sl appariva la città "aperta per ferie" ieri ai turisti che la visitavano. Ma a tenere alto il tono delle polemiche è la scelta del sindaco di trasferire la monnezza made in Vesuvio all'estero. Quanto costerà? Perché non portarla nelle discariche della Campania? Andiamo con ordine. Luigi de Magistris nelle settimane scorse aveva annunciato di aver raggiunto un accordo con alcuni paesi europei per risolvere l'emergenza rifiuti. Top-secret i luoghi del trasferimento per "evitare boicottaggi e interferenze", disse il primo cittadino consapevole che dietro l'affaire rifiuti si muovono interessi economici e politici consistenti che hanno un solo obiettivo: far fallire il piano della nuova amministrazione. De Magistris, il suo vice Tommaso Sodano e Raphael Rossi si sono mossi per definire accordi con municipalità e società operanti soprattutto in Norvegia e Olanda. In modo diretto, saltando la catena di intermediazioni che operano nel settore delicatissimo del trasporto dei rifiuti. Si tratta di rappresentanti che hanno le mappe delle società che gestiscono inceneritori all'estero, curano contatti e hanno relazioni che gli consentono di intervenire, lucrando un quota consistente dell'affare, quando a Napoli la situazione rifiuti arriva al limite.
IN OLANDA verrano trasferite 48mila tonnellate di rifiuti, 24mila a iniziare da settembre, per un totale (comprendendo anche le quantità che verranno smaltite probabilmente in Norvegia) di 248mila tonnellate. La monnezza viaggerà su navi da 5mila tonnellate scelte direttamente dall'operatore olandese, precisano fonti del Comune. All'amministrazione e al suo braccio operativo Asia spetterà solo "la trasferta in stiva" dei rifiuti, per questa ragione è stato costituito un consorzio di scopo tra la Sapna, la società della Provincia (centrodestra) per la raccolta. Passaggi che gli uomini di de Magistrtis sottolineano con puntigliosità per dimostrare che si sono saltate tutte le intermediazioni evitando pericoli di inquinamento e infiltrazioni. Sui costi l'assessore Tommaso Sodano è netto: "Spenderemo molto di meno rispetto al trasferimento dei rifiuti in Campania o in altre regioni italiane. Se solo avessimo speso un euro in più ci avrebbero impalati". Per trasferire monnezza in Campania occorrono 130 euro a tonnellata, 160 nelle altre regioni, 200 in Sicilia. "Lavorare all'estero - giura Sodano - ci costerà il 10-15% in meno, lo ripeto, non è un costo in più. Qui c'è gente che fa finta di non capire! Questa è un'operazione transitoria che ci consentirà di spezzare la catena discarica-inceneritore-rifiuti per strada".
SODANO fa un po' di conti e ricorda che l'emergenza degli ultimi dieci anni è costata otto miliardi senza portare a risultati significativi. "Nel 2010 l'Asia, ha speso 6 milioni per gli straordinari provocati dalle file dei camion agli Stir (gli impianti di tritovagliatura dei rifiuti, ndr) e 1 milione per il noleggio dei bobcat quando la città era sommersa di rifiuti. Soldi che non intendiamo più buttare all'aria, interessi che non vogliamo più ingrassare all'ombra di un'emergenza perenne". De Magistris e i suoi uomini giurano che la fase del turismo della monnezza è transitoria. "A settembre partirà il piano per la raccolta porta a porta per 325mila abitanti, a gennaio arriveremo a 500mila, qualcosa come il 50% della popolazione coinvolta. Stiamo facendo grandi passi avanti, ma le difficoltà sono tante, pensate all'Asia che il Comune ha ricapitalizzato con 43 milioni, aveva il 60% del parco macchine bloccato perché non era stata pagata la manutenzione".