L'EMERGENZA QUANTITÀ RIDOTTE. ZINZI RICORRE AL TAR

Rifiuti, nuova ordinanza della Regione

Il Comune di Napoli continua la pulizia della città: una task force nelle periferie per elimina re le ultime giacenze
13 agosto 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Arriva la mini-ordinanza per i trasferimenti (nella foto) di rifiuti nelle altre Province. Ieri, infatti, il governatore della Campania, Stefano Caldoro ha firmato il nuovo dispositivo per sgomberare gli Stir della provincia di Napoli e di Salerno e consentire così per altri dieci giorni una raccolta regolare dell'immondizia. Il provvedimento, tuttavia, stavolta oltre a limitarsi alle sole due discariche di San Tammaro, nel Casertano, ed a quella avellinese di Savignano Irpino, non consente di sversare pienamente le quattrocento tonnellate giornaliere per invaso. Il limite, infatti, è stato chiuso a cinquecento tonnellate equamente divise tre gli sversatoi inseriti nei provvedimenti. Così, infatti, ha indicato l'Arpac chiamata in causa dal Tar del Lazio che ha deciso di contenere le quantità degli svernamenti extraprovinciali dopo aver esaminato i siti 'presenti nel Quarto dispositivo consecutivamente emanato da Palazzo Santa Lucia. «Per fortuna ci salverà l'intesa con la Liguria - spiega Romano - che nei giorni scorsi ha dato l'ok pec accogliere anche il tritovagliato prodotto negli Stir provinciali di Giugliano, Caivano e Tufino, in modo da consentire lo svuotamento degli impianti e quindi facilitare anche l'opera di rimozione della spazzatura». Ieri, inoltre, doveva essere anche il giorno in cui arriveranno le relazioni del-l'Arpac sulle discariche di Chiaiano e Terzigno. C'è stato tuttavia un ritardo nell'ultimazione delle relazioni da parte dell'agenzia regionale per l'Ambiente che a questo punto dovrebbe consegnare tutto subito dopo Ferragosto. Ma l'esito sembra ad ogni modo segnato, poiché Chiaiano è praticamente satura, mentre per una legge nazionale cava Sari può accogliere soltanto l'immondizia dei diciotto Comuni della zona rossa del Vesuvio. E nesplode la rabbia del presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi: «Presenteremo un ulteriore ricorso per opporci alla nuova ordinanza della Regione Campania. Ci rivolgiamo ancora una volta alla giustizia amministrativa per tutelare i diritti dei cittadini della provincia di Caserta, che devono nuovamente subire una ingiusta decisione». Intanto, dopo la chiusura dell'accordo con l'Olanda che da settembre accogliere l'immondizia di Napoli e dell'hinterland via nave, il Comune non ferma comunque l'impegno per ripulire la città. Opere di bonifica ma anche progetti per il futuro, quelli voluti dal sindaco de Magistris e che ieri il suo vice Tommaso Sodano: «Già nel mese di settembre - spiega - Palazzo San Giacomo ha intenzione di lanciare una vera e propria campagna di pulizia urbana, in particolare delle strade di accesso alla città di Napoli, oltre ad altre operazioni di bonifica del territorio». Il delegato all'Ambiente, insomma, annuncia l'inizio della task force nelle periferie per eliminare l'ultima porzione delle giacenze in città e per evitare quello che definisce come "il turismo dei rifiuti"; sacchetti che vengono sversati a Napoli dai Comuni limitrofi.

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