Decisione riproposta nonostante proteste e ricorsi Da settembre via ai conferimenti in Olanda

Sacchetti fuori provincia, quarta ordinanza fino al 22 agosto

Caldoro firma il provvedimento per trasferire l'immondizia a Savignano e a San Tammaro
13 agosto 2011 - Daniela De Crescenze
Fonte: Il Mattino

Via alla quarta ordinanza del governatore Caldoro per permettere per dieci giorni l'emigrazione della spazzatura verso Avellino e Caserta. Questa volta i quantitativi si sono ridotti rispetto alle 800 tonnellate di frazione umida proveniente dagli stir della provincia di Napoli verso le discariche di Savignano e San Tammaro stabiliti il 2 agosto. La firma del contratto con la Liguria e l'apertura del sito di stoccaggio di Sardone, decisa dal presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, ha permesso di inviare meno tonnellate ad Avellino e Caserta. La decisione è stata reiterata perla quarta volta nonostante le proteste e i ricorsi al tar delle due amministrazioni coinvolte: se Caldoro non avesse firmato in pochi giorni Napoli e la sua provincia si sarebbero nuovamente riempite di rifiuti. Ora bisognerà provvedere entro fine agosto a rispondere all richiesta del tar del Lazio che nel suo ultimo dispositivo ha stabilito che debba essere l'Arpac a certificare l'esaurirsi delle discariche della provincia di Napoli, quelle di Chiaiano e di Terzigno. Se tutto andrà bene, però, da settembre la musica dovrebbe cambiare. I conferimenti in Olanda decisi dal Comune di Napoli e finanziati dalla  Sapna dovrebbero garantire lo svuotamento degli stir e quindi la possibilità di ristrutturarli aggiungendo le linee di stabilizzazione. Non solo: sarà possibile anche evitare che l'umido si accumuli mandando in tilt gli impianti. Gli stir, infatti, separano la frazione secca che finisce al termovalorizzatore di Acerra, da quella umida che deve essere portata in discarica. Ma nella provincia di Napoli l'unico sito con spazio disponibile è quello di Terzi-gno che, grazie a un accordo sigliato tra i sindaci e il premier Silvio Berlusconi, accoglie solo la spazzatura dei diciotto comuni dell'area rossa vesuviana. Perciò Asia ha sottoscritto due accordi che garantiranno a Napoli una corsia preferenziale. li primo con una società che svolge anche per diverse importanti municipalità olandesi il servizio di smaltimento e che lavorerà 48mila tonnellate a partire dal prossimo settembre. La seconda intesa è stata siglata con il consorzio costituito dalle società pubbliche di diverse città olandesi per una quantità di rifiuti pari a 200mila tonnellate e per una durata di 24 mesi. Si spenderanno intorno ai 110 euro a tonnellata, meno di quanto si impegna per portare la monnezza negli sversatoi delle altre province campane, meno della tariffa provinciale e anche meno di quanto spenderà la A2A per trasferirla in Germania, 140 euro. «l viaggi verso i Paesi stranieri sono per il Comune di Napoli una soluzione transitoria - spiega il vicesindaco Tommaso Sodano - che serve per spezzare la catena che in questi anni ha costretto Napoli a convivere con la spazzatura». L'obiettivo è anche quello di evitare gli sprechi: basti pensare che l'Asia ha speso nel 2010 sei milioni solo per lo straordinario dei dipendenti e un milione per il fitto dei bob-cat. Tutti soldi che, evitando le code agli stir e l'accumulo di sacchetti in strada, resteranno nelle casse del Comune. «La nostra iniziativa consentirà di spezzare il meccanismo su cui si sono alimentati illeciti arricchimenti in questi anni: l'emergenza è servita soprattutto a far lievitare i costi - dice Sodano - Non solo: siamo riusciti a chiudere accordi diretti saltando le intermediazioni. Da settembre usciremo dal vortice della crisi e potremo pianificare il futuro destinando risorse al piano della differenziata»

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