L'Olanda salva Napoli I rifiuti di nuovo all'estero
immondizia napoletana parte di nuovo per l'estero. Nell'arco di ventiquattro mesi l'Olanda dovrebbe accogliere quasi 250 mila tonnellate di spazzatura campana. «È solo una misura transitoria che ci consentirà di prendere respiro e far partire al meglio la raccolta differenziata», promette il vice sindaco di Napoli Tommaso Sodano. Il costo complessivo dell'esportazio-ne si aggirerà intorno ai 27 milioni di euro, circa 109 euro a tonnellata. Quasi 20 euro in più rispetto a quanto sarebbe costato bruciare la spazzatura campana negli inceneritori delle regioni del nord Italia, che però non hanno mai dato il nulla osta. L'amministrazione De Magistris rivendica il successo dell'operazione. «Merito della credibilità internazionale della nuova giunta», dice Raphael Rossi, presidente dell'Asia, la municipalizzata che si occupa della raccolta in città. Le trattative con i rappresentanti delle società olandesi di smaltimento rifiuti sono state gestite direttamente dal primo cittadino e dal suo vice, che fino a quando l'accordo non è stato firmato hanno mantenuto il massimo riserbo sui termini delle negoziazioni. Sull'esportazione della spazzatura napoletana, De Magistris ha di fatto bypassato il presidente della provincia Luigi Cesaro, parlamentare del Pdl e cosentiniano di ferro. Sebbene spettasse a lui la competenza sui trasferimenti dell'immondizia, è stato tenuto fuori dalle trattative. Dall'Olanda, infatti, è arrivato un veto. «Gli interlocutori tenevano molto alla nostra presenza», è la versione che fornisce il presidente dell'Asia. Cesaro però non l'ha presa troppo male. «Dopo il protocollo firmato con il Comune di Napoli, posso tranquillamente dire che abbiamo fatto passi da gigante nell'attuazione del piano integrato per la gestione dei rifiuti», ha detto il presidente della Provincia. La conseguenza dell'accordo con gli olandesi sarà infatti un avvicinamento obbligatorio tra De Magistris e Cesaro. L'esportazione dei rifiuti fuori dai confini nazionali sarà gestita da un consorzio creato ad hoc (paritetico e con rilevanza esterna), partecipato da Asia e Sapna, la società provinciale che si occupa di spazzatura. Un accordo di cui è entusiasta soprattutto Cesaro. Il presidente della provincia di Napoli cede una parte delle sue competenze, ma non lo fa malvolentieri, dopo essere rimasto incastrato per mesi nella contrapposizione tra il governatore campano Stefano Caldoro e il suo capocorrente Cosentino. Sul consorzio Sodano mette le mani avanti: «Non si tratta dell'ennesimo carrozzone, avrà una struttura snella e quasi a costo zero, era necessario per sburocratizzare il processo decisionale e per evitare che in questa storia entrassero in campo i broker». E anche Raphael Rossi garantisce che la nuova struttura pubblica «sarà pro tempore e rimarrà in piedi solo per due anni». Tra settembre e marzo dovrebbero partire dal porto napoletano 48mila tonnellate di immondizia dirette in alcune città olandesi, di cui non sarà diffuso il nome. Entro la fine del 2013 dovrebbero arrivare, a scaglioni, le altre 200mila. In questo modo, la situazione della spazzatura in città dovrebbe essere tenuta sotto controllo. A fine anno, il Comune prevede che la raccolta differenziata arriverà a coinvolgere un bacino di oltre 300mila persone. In accordo con la provincia dovrebbero essere costruiti, nel frattempo, impianti di compostaggio e altri 7 centri di trasferenza e di stoccaggio.