Finte telecamere contro la monnezza, a settembre quelle vere

Iniziativa di un gruppo di cittadini a Secondigliano: ora installeremo impianti che funzionano davvero
12 agosto 2011 - Enrica Procaccini
Fonte: Il Mattino

Lassù qualcuno ci guarda, meglio evitare di depositare l'immondizia in quella strada. È bastata una telecamera per tenere pulita per un paio di mesi via Prima traversa Ippolito, all'incrocio con Via Roma verso Scampia, un lungo stradone che collega Secondigliano e Scampia, proprio a confine tra la settima e l'ottava Municipalità. Un impianto che ha fatto pensare che fosse entrato in funzione il sistema di videosorveglianza più volte promesso dalle istituzioni. E invece no. E un impianto «fai da te», con tanto di luce led che si accende e si spegne, installato su un palo dell'Enel, e un cartello con il logo del Comune. «Divieto di scarico. I trasgressori saranno puniti a norma di legge. Attenzione. Area video sorvegliata». Non è collegato ad alcun comando di polizia, ma l'effetto deterrente è garantito. Almeno per un certo periodo di tempo. L'iniziativa è di un gruppo di intraprendenti cittadini, esasperati dai cumuli di spazzatura che, di emergenza in emergenza, erano entrati a far parte del paesaggio. «Uno schifo - dicono -. Un via vai continuo di gente che sversava di tutto. Arrivavano in auto, lanciavano il sacchetto e via, manco fosse stata una discarica». Sì, una mini-discarica a cielo aperto, più volte segnalata alla polizia ambientale. Giusto un anno fa, il blitz dei caschi bianchi, guidati dal tenente Ciro Coli-moro, che si trovò di fronte 30 metri lineari di spazzatura. E con l'ausilio degli operatori dell'Asia, scavò tra rifiuti domestici, scarti di lavorazione del pellame delle fabbriche vicine e sacchi di cellofan depositati dai supermercati della zona, per risalire ai responsabili. Sul posto, anche l'allora assessore comunale all'Igiene, Paolo Giacomelli, che annunciò: «Abbiamo presentato al ministero dell'Interno un progetto per l'installazione di telecamere a Secondigliano, Pianura e Ponticelli, e aspettiamo risposta». Bruciando sul tempo le istituzioni, gli industriosi cittadini optano per una videosorveglianza artigianale, casereccia. Risultati eccellenti. Ma poi, niente denunce, niente multe, il quartiere scopre il trucco, il giochetto finisce. E tornano i rifiuti. «Anche se molto, troppo intraprendenti, quei cittadini si sono mossi in buona fede e hanno dimostrato quanto sia utile il sistema di videosorveglianza», dice Angelo Pisani, neo presidente dell'ottava municipalità. «A settembre installeremo telecamere in tutta l'area. I costi dell'operazione sono bassi e, quando partiranno le denunce, vedrete i risultati. Nel rispetto della legge e della privacy, ben venga che i cittadini si facciano ausiliari della legalità».

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