L'assessore Mastellone: non è una scelta protezionistica, puntiamo a garantire l'autosufficienza nel sistema di smaltimento

Stop da Caserta «Per Napoli tariffe più care»

Aumenti del 25% sul costo dei conferimenti La stangata decisa dalla giunta provinciale
12 agosto 2011 - Raffaele Redi
Fonte: Il Mattino

Rifiuti da Napoli o da altre province, «ben vengano», ma al 25% in più, Iva esclusa ovviamente. E così per esportare i propri rifiuti nel Casertano, gli altri dovranno sborsare circa 170 euro a tonnellata, a fronte del costo di 136 euro circa a tonnellata, per lo smaltimento dei rifiuti per i Comuni di Terra di Lavoro. Ad adottare la misura, a dir poco protezionistica, l'assessore provinciale all'Ambiente Maria Laura Mastellone in risposta alla recente sentenza del Tar che ha sancito il diritto da parte del Comune di Napoli a esportare i propri rifiuti nella nostra provincia. Una decisione forte questa, tesa appunto a limitare questo fenomeno pur preservando tale diritto; preservando inoltre in questo modo, la stessa discarica di Maruzzella, che presumibilmente, all'indomani di questo provvedimento, è destinata ad ospitare solo sacchetti casertani. Il rincaro sull'import dalle altre province, servirà inoltre a scongiurare il rischio di dover provvedere all'individuazione di un'ulteriore discarica per ospitare anche rifiuti extraprovinciali. «L'obiettivo principale dell'amministrazione è quello di implementare una gestione autosufficiente, all'interno dei confini della Provincia, del ciclo integrato dei rifiuti, nell'ottica di una progressiva riduzione degli oneri a carico della collettività, mediante l'incremento progressivo della percentuale media provinciale di raccolta differenziata» si legge nella delibera; atto che però, già dall'entrata in vigore, non sembra trovare tutti d'accordo. Il provvedimento adottato infatti, potrebbe rivelarsi un pericolossissimo boomerang in eventuali futuri momenti di difficoltà della provincia casertana, che va ricordato, solo nel 2009 è uscita ufficialmente dalla fase emergenziale. Lecito chiedersi infatti, con gli scongiuri del caso, ovemai sorgesse una nuova emergenza quale ente sarà più disposto ad accettare i nostri rifiun. Confermato invece il prezzo per i Comuni di Terra di Lavoro. Anzi, con la gestione Gisec, che prenderà il via da gennaio, si passerà così dal costo di circa 138 euro a tonnellata del 2010 ai circa 136 del 2011, per lo smaltimento dell'indifferenziata. Le tariffe per quanto concerne invece i ristori ambientali, per i Comuni sul quale territorio insiste una discarica o un impianto per il trattamento dei rifiuti, sono invece demandate alla Regione, secondo quanto richiesto dalla Corte dei conti. La tendenza, ad ogni modo, è quella di confermare i prezzi degli anni precedenti. In ogni caso, spetterà a palazzo Santa Lucia l'ultima parola. Per quanto concerne invece le discariche e gli impianti presenti su tutto il territorio provinciale, si provvederà gradualmente a terminare il passaggio di consegna dal Consorzio Unico di Bacino alla Gisec. Il tutto dovrà avvenire entro il prossimo dieci ottobre ma, possibilmente, quanto più celermente possibile. Il Consorzio infatti è oberato da pignoramenti e debiti, tanto da richiedere un'anticipazione alla provincia di 2 milioni di euro già erogati. Onde evitare però il collasso del sistema, il passaggio di consegna dovrà comunque essere effettuato gradualmente, con la Gisec, ragionevolmente, non in grado di assorbire contemporaneamente tutti i siti di stoccaggio e tutti gli impianti di smaltimento.

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