Continuano i viaggi fuori provincia La Regione: aspettiamo le relazioni
«Stiamo aspettando delle relazioni tecniche, quelle che ci ha chiesto il Tar, poi saremo in grado di decidere». Così il governatore Stefano Caldoro, sulla possibilità di firmare una nuova ordinanza peri flussi extra provinciali, co-si da consentire agli impianti Stir partenopei di essere svuotati della frazione umida tritovagliata. «Avremo presto queste relazioni - ha affermato - e quando avremo tutti gli accertamenti di carattere tecnico, prescrizioni che il Tar ci ha indicato, saremo in grado di decidere». Nella notte è scaduta la terza ordinanza firmata da Caldoro e occorre die sussistano condizioni accertate di criticità per poter disporre ancora l'invio di rifiuti nelle discariche delle altre province. «Non ho preoccupazioni - ha commentato Caldoro - Sono gli organismi tecnici che devono valutare e Io faran - no, come sempre, con piena responsabilità, professionalità e autonomia». Intanto procede il piano per trovare l'intesa con i sindaci del napoletano. «Entro la prima decade di settembre saranno convocati in Provincia, presso la sede di Palazzo Matteotti, i sindaci delle aree provinciali con le quali dobbiamo sottoscrivere gli «Accordi di Programma» per il ciclo dei rifiuti». Cosl il presidente della Provin - cia Luigi Cesaro. «Dopo la firma degli accordi con i comuni dell'area nolana e di quella vesuviana, andiamo avanti con il lavoro di condivisione delle scelte con i sindaci dei diversi comuni del territorio». «In queste ore gli uffici dell'Amministrazione provinciale ha aggiunto Cesaro - hanno fatto pervenire ai sindaci delle aree Sorrenti- na, Acerrana, Napoli-Nord e Domitio-Flegrea la bozza di documento da sottoscrivere». «Tengo a sottolineare che il principale obiettivo di ogni Accordo è quello di garantire un reale ciclo integrato dei rifiuti in ogni singola area omogenea, ovvero la presenza di tutti gli impianti che garantiscono la trasformazione dei rifiuti in risorsa economica ed occupazionale. E non solo. L'obiettivo è che la filiera del ciclo dei rifiuti si apra e si chiuda all'interno del perimetro di ogni singola area», ha precisato Cesaro. «Auspico - ha aggiunto - un'ampia condivisione ed un celere e proficuo coordinamento. È mio grande desiderio dare piena attuazione al Piano predisposto dall'Ente che presiedo e che prevede la suddivisione del territorio provinciale in sette aree autonome ed autosufficienti nel trattamento dei rifiuti con un'equa distribuzione dell'impiantistica all'interno dei singoli territori comunali. Ringrazio tutti gli amministratori per la collaborazione e il senso di responsabilità che stanno dimostrando in un momento quanto mai delicato dal punto di vista ambientale per tutta l'area metropolitana di Napoli», ha concluso il presidente Cesaro. Le quattro aree Sorrentina, Acerrana, Napoli Nord e Domitio Flegrea contano 50 comuni con una popolazione, complessivamente, di oltre I milione e 350 mila abitanti.