Il Siti conferma: sacchetti dannosi
NAPOLI. Il gruppo di lavoro nazionale "Salute e Ambiente" della Società Italiana di Igiene (il Siti) riunitasi a Napoli, presso il Dipartimento di Scienze Mediche Preventive dell'Università Federico II e diretto dalla professoressa Maria Massi, ribadisce che «l'accumulo incontrollato di rifiuti urbani nelle strade rappresenta un fattore di rischio per le eventuali combustioni e per la proliferazione di parassiti potenziali vettori di malattie diffuse». Afferma, inoltre, che «la problematica a Napoli non può trovare una soluzione limitata ad un territorio provinciale con una delle maggiori densità abitative d'Europa, ma deve assumere necessariamente valenza almeno regionale, tramite sinergie tra i territori campani e, se necessario, tramite la collaborazione delle altre Regioni del Paese». L'allarme delle settimane scorse, insomma, non è stato dimenticato e gli esperti lanciano un nuovo campanello per attirare l'attenzione di cittadini e delle istituzioni al fine di portare a termine un'operazione di bonifica che vada oltre le normali procedure di pulizia delle strade peraltro portate a termine in questi ultimi giorni dall'Asia e da Palazzo San Giacomo. Ma gli esperti della Società di igiene, tuttvia, concordano «sulla strada intrapresa della raccolta differenziata, che in ogni caso non può prescindere dalla attivazione di termovalorizzatori di nuova generazione, che hanno dimostrato di non essere, se ben gestiti, pericolosi per la salute dei cittadini». Si sottolinea che «il monitoraggio dello stato di salute della popolazione non può essere effettuato senza il contributo dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie, dell'Arpac e dell'Università». «Il gruppo continuerà a monitorare la situazione campana e si impegna a segnalare eventuale situazione di rischio per la salute della popolazione. La Siti si rende disponibile per ogni possibile supporto alle Istituzioni impegnate nell'analisi e nella soluzione del problema». Il dipartimento guidato dall'esperto Maria ribassi, insomma, non intende abbassare la guardia nonostante siano tantissimi i tentativi arrivati di recenti per smentire le sue tesi.