Sistemati gli immigrati che sono stati sgomberati nei giorni scorsi dall'ex officina di via Brin

L'Asl frena via Brie, il Comune nega

Il vicesindaco: «Stiamo andando avanti secondo le prescrizioni. Abbiamo rallentato soltanto per trovare una sistemazione adeguata agli extracomunitari che vivevano nell'ex officina»
8 agosto 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

Nuovi ostacoli, dopo quelli legati allo sgombero degli immigrati, per la realizzazione del sito di compostaggio nell'ex officina comunale di via Brin. Sembrerebbe, infatti, che Asl ed Arpac stiano pensando allo stop dell'invaso che servirà ad accogliere i rifiuti per poi mandarli via nave verso le tre destinazioni - due estere una in Italia - con cui il Comune ha chiuso gli accordi. I viaggi, infatti, dovrebbero cominciare a settembre, ma a circa tre settimane dal "giorno X" nulla pare muoversi a Gianturco. Ed è così che si pensa agli "ostacoli" nati dall'azienda sanitaria e dall'agenzia regionale dell'ambiente. In realtà di motivi per dire "no" all'area per abbancare il "tal quale" ce ne sarebbero abbastanza, a partire dalla vicinanza - più o meno un chilometro - dalla struttura indicata come sito di stoccaggio verso l'ospedale Loreto Mare e fino alla prossimità di diverse abitazioni in luogo ad un battito di ciglia da rioni ed abitati popolari come Sant'Erasmo e le Case Nuove. Insomma uno scenario che pare essere in piena evoluzione e che potrebbe tardare l'invio di immondizia via nave presso le destinazioni con cui è stata siglata l'intesa da parte del sindaco Luigi de Magistris e del vice Tommaso Sodano. Ma è lo stesso delegato all'Ambiente a replicare, affermando che non c'è alcuno stop: «Non esiste nessuna frenata e nessun alt da parte di MI e Arpac - dice - Al contrario di quanto si possa dire, l'ordinanza firmata dal sindaco in merito alla trasformazione dell'ex autoparco di via Brin, perchè diventi un sito di trasferenza per i rifiuti da inviare all'estero tramite il porto di Napoli, è stata formulata sulla base delle loro prescrizioni e sta avvenendo secondo il programma stabilito in piena intesa proprio con Asl e Arpac». «L'unico rallentamento lo abbiamo registrato sui tempi - spiega inoltre l'ex senatore - è servito, infatti, qualche giorno in più per garantire una sistemazione dignitosa e consona agli immigrati trasferiti, anche alla luce dell'aggiungersi di 39 immigrati non previsti (che per diversi giorni hanno dormito in strada dopo lo sgombero dei vigili urbani ndr) e che, infatti, inizialmente non sono stati censiti». «Ribadiamo che l'operazione dei rifiuti all'estero serve per ripulire la città e per realizzare il nostro piano ecocompatibile - conclude Sodano - Il "tour della monnezza" è quello che fino ad oggi è stato compiuto dalle cricche e dalla camorra che hanno gestito il trasporto dei rifiuti lucrando in modo illecito sulla salute dei cittadini. Ritte le operazioni e gli investimenti di questa nostra iniziativa saranno realizzati nella massima trasparenza con meccanismi di evidenza pubblica».

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