CARLA POLI PRESIDENTE DEL CENTRO RICICLO DI VEDELAGO, NEL TREVIGIANO

«I rifiuti di Napoli? Un ben di Dio»

«Sono stata in città per la chiusura dell'accordo sull'impianto di trattamento meccanico a freddo. Le capacità del territorio sono tante, ma ci sono troppi scarti tossici»
8 agosto 2011
Fonte: Roma

NAPOLI. Da poco Carla Poli (nella foto) è stata in visita a Napoli definendo i rifiuti del capoluogo campano «Un ben di dio». Lo ha detto agli organi di informazione trevigiani a cui ha comunicato l'accordo con Palazzo San Giacomo per avviare il progetto del Tmb (l'impianto di trattamento meccanico a freddo), in sostanza l'anti-termovalorizzatore. La Poli, presidente del centro riciclo di Vedelago, ha inoltre detto «che a Napoli gli impianti privati per la raccolta differenziata ci sono, ma non sono mai stati attivati. Il popolo napoletano, non è stupido - insiste - ma i politici, le amministrazioni, non spingono per una raccolta differenziata, perché politicamente non paga». «La Campania è piena di rifiuti tossici che vengono dal Nord - conferma la numero uno del centro di riciclo veneto - anche noi abbiamo le discariche abusive, le nascondiamo, ma ci sono anche nella Marca, non siamo migliori». Oltre alla possibilità di diminuire il rifiuto portato in discarica dal 50% attuale al 5%, c'è da aggiungere che il Centro di Riciclo di Vedelago, mette in moto anche la macchina dell'economia, perché Carla Poli è prima di tutto un'imprenditrice, dando lavoro ad altre industrie che comprano la materia prima secondaria e costruiscono manufatti richiesti in tutto il mondo. «Vado ai convegni nelle città, spiego, informo, e soprattutto dimostro che ci sono solo vantaggi. Quando i politici sono informati e non si attivano con un progetto serio, non hanno più scusanti». Ma nonostante questo sembrano essere in pochi quelli come de Magistris e Sodano, almeno per le grandi città, che sono interessati a chiudere per sempre il ciclo di smaltimento che significa discarica-inceneritore. È arrabbiata e infastidita dai politici la tenace direttrice, infatti, che ha trovato una soluzione per far ritornare a vivere i nostri rifiuti, dopo oltre 25 anni di ricerche, studi, investimenti. 'heviso come la gran parte dell'Italia non vuole capire e non vuole risparmiare, «manca soprattutto la volontà politica e l'informazione - ribadisce la Poli - dall'estero mi cercano per capire e acquisire le nostre tecnologie, qui criticano e basta. heviso ha lo stesso problema di Napoli, anche se in forma diversa, non vedo collaborazione da parte del Comune e dell'amministrazione, perché probabilmente non vuole risparmiare e far risparmiare i suoi cittadini». Non soltanto Napoli, insomma, sembra avere ostacoli legati allo smaltimento dei rifiuti. Parola del numero uno del riciclo in Italia.

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