Se il compost diventa condominiale
In tempi di crisi, (parliamo di quella della monnezza, oltre che di quella economica), l'idea di un impianto di compostaggio condominiale è di certo un qualcosa che attira l'attenzione. Nel caso specifico, promotore dell'iniziativa è stato un condominio del Corso Vittorio Emanuele, coadiuvato dal comitato «Mi riguarda». «La compostiera — racconta Gianni Morra, condomino e componente del comitato — è costata in tutto 120 euro. In seguito, visto che il nostro è un condominio abbastanza grande abbiamo acquistato una seconda compostiera, in modo da poter proseguire nella produzione del compost. E prodotto finale lo usiamo per curare le nostre aiuole, ma va benissimo anche per le piante che tutti abbiamo in casa». Così, togliendo dalla circolazione una piccola quantità di rifiuti, i condomini di Corso Vittorio Emanuele, risparmiano e si rendono protagonisti di una bella iniziativa per la città. Basti pensare a quello che accadrebbe se a farlo fosse anche solo il 5o per cento dei condomini napoletani. A volte le piccole idee sono le migliori.