Trasferimento rifiuti, triplice intesa
NAPOLI. Adesso sono tre gli accoIdi che 11 Comune ha già chiuso per trasferire i rifiuti. Due sono all'estero, dove verranno appunto portati con le navi, mentre una terza intesa è stata finalizzata con una località italiana. Nonostante il "nero su bianco", tuttavia, il sindaco Luigi de Magistris ed il suo vice Tommaso Sodano, non intendono ancora comunicare le destinazioni. Nella conferenza stampa di ieri, infatti, hanno parlato dell'imminente firma in calce ai tre documenti. «Due sono con Paesi esteri, l'altro è con un posto in Italia - ribadisce il sindaco - Le destinazioni, però resteranno segrete fino alla partenza della prima nave che avverrà agli inizi di settembre». E invita chi lo volesse «a fare il viaggio sulla nave, così da controllare il percorso». «Informeremo su tonnellata per tonnellata - afferma - sacchetto per sacchetto e viaggio per viaggio dove andranno i rifiuti. Ma non adesso». La «riservatezza», spiega, «è dettata dagli accordi stessi e poi serve per evitare speculazioni economico-finanziarie». «Con il Paese estero non si tratta di solidarietà - aggiunge il sindaco - ma di accordi commerciali». Per le nazioni i "sospetti" restano sempre gli stessi: la Scandinavia, con Norvegia e Svezia e l'Olanda, Stati che necessiterebbero di rifiuti per alimentare i loro impianti che producono energia elettrica per il riscaldamento. Se, però, il Comune di Napoli mantiene la linea di essere riservati sulle destinazioni, così come ribadito dal sindaco, il suo vice Tommaso Sodano precisa: «Noi lo faremo, forse altri no e magari la segretezza durerà poco. Il patto con il Paese estero, però, ce lo impone». «Abbiamo avuto offerte anche da paesi dell'Africa centrale e dall'Estremo oriente anche più vantaggiosi economicamente - dice - ma abbiamo preferito quelli del Nord Europa dove vige una legislazione ambientale rigida, che offre diverse garanzie». Il costo dell'operazione, assicurano ancora i vertici di Palazzo San Giacomo, saranno inferiori rispetto al trasferimento dei rifiuti in altre province della Campania e nelle altre Regioni. «Abbiamo detto a chi sta lavorando a questi accordi - avverte Sodano - di rimanere al di sotto della tariffa di 113 euro pagata dalla Provincia di Napoli per portare i rifiuti negli Stir». Ma l'ex senatore insiste: «I rifiuti di Napoli non possono essere più trattati separatamente e possono andare o in discarica o negli inceneritori - è solo una fase di transizione, ma non servono». «La situazione attuale - prosegue - non è stata voluta da questa Amministrazione ma da una situazione maturata negli anni». I rifiuti inviati saranno quelli della produzione giornaliera di Napoli ma nel pomeriggio c'è stato anche l'accordo con il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, che permetterà attraverso i viaggi all'estero di svuotare anche gli Stir. Soddisfatto il numero uno di Palazzo Matteotti: «È un accordo nell'interesse dei cittadini». 1117 agosto, ha poi annunciato ancora Sodano, «presenteremo le obiezioni al Piano Regionale, che prevede quattro impianti in Campania, un piano folle». E sulla questione delle competenze attacca: «Se avessimo voluto fermarci a quello che stabilisce la legge e limitarci allo spazzamento, altri sarebbero dovuti venire a raccogliere i rifiuti di Napoli - replica - in merito alla legge in base alla quale dal prossimo gennaio passa alla Provincia di Napoli la competenza per la differenziata. Quella è una legge sbagliata, l'Anci ha espresso già delle indicazioni per cambiarla perchè una norma come quella può funzionare in una provincia piccola e non in un contesto come questo dove tra Napoli e provincia ci sono quattro milioni di abitanti». «È impensabile che ci sia un unico gestore - conclude - si creerebbe un carrozzone ingestibile». Sodano sottolinea in relazione ai costi del Comune in materia di rifiuti, «gli straordinari pagati ad Asia, nel 2010, sono stati di sei milioni di euro, mentre quelli per il noleggio dei bobcat per raccogliere i sacchetti dalle strade di un milione e 200mila euro».