Inceneritore, barricate del Comune

L'ex pm svela: «Vogliono anche realizzare un megainvaso a Chiaiano, noi ci opporremo con tutte le nostre forze. Abbiamo il dovere di salvaguardare il Parco metropolitano delle Colline»
5 agosto 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Azioni legali, interventi ed anche, sembra di capire, iniziative di protesta. Il sindaco Luigi de Magistris pare pronto a tutto pur di evitare la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli Est (nella foto l'area del depuratore dove sorgerà l'impianto), che dopo la sconfitta incassata al Tar diventa sempre più concreta. I suoli, infatti, restano nella disponibilità della Regione, laddove Palazzo San Giacomo intendeva invece realizzare un sito di compostaggio in luogo delle "canne fumarie". «Ricorreremo a tutti gli strumenti utili per scoraggiare la realizzazione di qualsiasi impianto sul territorio di Napoli - sbotta il primo cittadino in conferenza stampa - smineremo qualsiasi tentativo di realizzarlo». Il giorno dopo la sentenza del Tar del Lazio che rigetta il ricorso del Comune di Napoli e di Asia contro le procedure di gare per il termovalorizzatore nella periferia orientale della città e contro la delibera della Giunta Cal-doro che revoca il diritto di concisione dell'area, dove sorgerà, il sindaco appare dunque più combattivo che mai e ribadisce il "no" di Palazzo San Giacomo a questo tipo di impianto. «A Napoli il termovalorizzatore non serve - tuona ancora l'ex pm - se poi vogliono realizzarlo per portare li tutti i rifiuti della Campania ce lo dicano». «Non ci saranno inceneritori - ribadisce - nè altre discariche sul nostro territorio, perchè c'erano proposte concrete per realizzare due mega invasi, uno a Chiaiano e uno a Marano, in provincia, dove invece noi porteremo avanti il progetto di realizzazione del Parco delle colline metropolitane». De Magistris svela quindi anche il progetto di ampliamento per Chiaiano, finora soltanto emerso come indiscrezione, e contrattacca anche in questo senso. Inoltre, sempre sul fronte del ricorso rigettato contro la delibera regionale dello scorso aprile, il vicesindaco Tommaso Sodano ha precisato che «su quei suoli sarà realizzato l'impianto di compostaggio».

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