Via Brin, il Comune si difende "Dateci le prove della violenza"
EMERGENZA sociale a Palazzo San Giacomo. In pieno agosto la giunta viene chiama a saldare i ranghi. Due levicende chiave, che stanno facendo fibrillare la squadra di Luigi de Magistris: lo sgombero dell'autoparco di via Brin e una nuova ordinanza su piazza Garibaldi, all'indomani del blitz della polizia municipale di inizio settimana. Protagonisti dell'estate: il sindaco e i due assessori, quello alla legalità Giuseppe Narducci e quello alle Politiche sociali, Sergio D'Angelo. «Chi haelementi precisi riguardo ad eventuali episodi contrari alla legge, avvenuti nello sgombero della struttura di via Brin lo comunichi all'amministrazione. Se ci sono stati saranno sanzionati in maniera esemplare, altrimenti chi ha lanciato accuse ingiustificate ne affronterà le conseguenze», attaccadeMagistrischechiede le prove dell'uso della violenza e dello spray urticante (non in dotazione alla polizia municipale) martedì scorso durante lo sgombero del capannone destinato a un sito di stoccaggio temporaneo dei rifiuti. Il sindaco poi elogia «lo straordinario lavoro fatto per trovare una repentina sistemazione in pochi giorni agli immigrati che sono stati trovati nella struttura, parcheggiati come rifiuti». Ma sottolinea: «Una volta risolto il problema degli immigrati censiti dopo il primo sopralluogo, ne sono arrivati degli altri, perché evi-dentementesi èsparsalavoceche si poteva ottenere una sistemazione e si è proceduto allo sgombero. Si è poi, comunque, lavorato con la massima celerità pertrovare una sistemazione anche agli altri 40 immigrati, perché questa amministrazione ha l'intenzione di coniugare il rispetto delle ordinanze con il rispetto dei diritti individuali». «Questa situazione è alquanto contraddittoria — ribatte Jamal Qaddorah della Cgil— se questa è la città dell'accoglienza allora facciamola. Le liste diventano secondarie di fronte a ragazzi, tra cui alcuni minori, che dormono in strada da due giorni, senza neanche a un bagno». Ieri dopo una riunione con l'assessore D'Angelo, sono stati trovati i posti anche per gli ultimi 40: 30 alla "Tenda" e 10 a la "Palma", due strutture alla Sanità. «Sono strutturein cui bisogna uscire lamattina e rientrare la notte— dice Gennaro Laudiero dell'Usb— e molti ragazzi la notte lavorano ai distributori di benzina. Non è la soluzione migliore, ma al momento è l'unica possibile». Su via Brin il sindaco ha aperto una indagine conoscitiva. Su piazza Garibaldi invece la giunta firma un'ordinanza su sicurezza, commercio e emergenza sociale. Basta con il suk indisciplinato, sarà realizzata «un mercato multietnico» regolare in via Bologna, dove al momento ci sono 74 commercianti ambulanti (con licenze concesse nel 2000, ma scadute) e un nugolo di abusivi. Viene dato mandato agli uffici di fare un piano operativo entro il 10 settembre. L'ordinanza istituisce poi un posto di polizia municipale fisso giorno e notte davanti alla Stazione e uno mobile vicino piazza Mancini, un'unità di servizi sociali (con un presidio diurno con una équipe di operatori sociali e mediatori linguistici e uno notturno con una unità mobile). Una serie di mediatori culturali poi cercheranno diinserireinpercorsi lavorativi rom ed extracomunitari. Il sindaco parla di una piazza controllata «da una delle più potenti associazioni camorristiche della città», dove sono all'ordine del giorno scippi, truffe, spaccio, prostituzione, commercio illegaleeacentrali dellacontraffazione. E così sceglie la linea dura: vieta qualsiasi forma di commercio ambulante (tranne per sei esercenti storici) e fissa una multa da 500 euro perogniviolazione. L'ordinanza è immediatamente esecutiva e valida per sei mesi, «sarà stilato un cronoprograma—conclude il sindaco — e non si andrà oltre il 21 settembre». (cristinazagaria)