Compattatori in fila davanti agli impianti
Ancora stabili le tonnellate di rifiuti non raccolte per le strade di Napoli. L'Asia, azienda speciale del Comune addetta all'igiene della città, sottolinea che sono ancora mille le tonnellate in giacenza. «Ci sono difficoltà con i conferimenti che sono lentissimi - spiega Raphael Rossi, presidente di Asia - abbiamo molti mezzi in coda e non riusciamo a fondare il muro delle mille tonnellate». Gli impianti per i conferimenti restano quelli di Thfino, Caivano e Giugliano, dove nonostante resti in vigore il dispositivo dell'ordinanza della Regione, continuano ad esserci intoppi relativi alla saturazione dei siti che non permettono operazioni veloci sul fronte dello scarico degli autocompattatori. Continui stop che quindi rallentano le operazioni di raccolta tra le strade del capoluogo partenopeo. Al momento, infatti, si riesce malgrado i dispositivi emergenziali a rimuovere l'immondizia prodotta quotidianamente all'ombra del Vesuvio, senza però poter eliminare neppure una piccola parte delle mille tonnellate di giacenza che sono ancora tra le strade delle periferie. Slitta ancora quindi la raccolta differenziata che il Comune e l'Asia avrebbero voluto avviare già ad inizio settimana tra i quartieri della cinta cittadina, dove in sostanza i cumuli sono ancora abbastanza grossi proprio in virtù delle mille tonnellate ancora a terra. «Ieri - sottolinea ancora Rossi - abbiamo avuto la possibilità anche di andare a Casalduni e Santa Maria Capua Vetere (rispettivamente nel Casertano e nel Benventano). Ciò nonostante, però, le giacenze restano invariate da quasi una settimana». Alle otto di ieri mattina, infatti, sono state conferite solo 313 tonnellate «meno della metà di quanto di solito si riesce a fare». «Speriamo di recuperare presto sui conferimenti - ha concluso il numero uno della partecipata ambientale - ma difficilmente riusciremo a ridurre ulteriormente le giacenze». Il rischio per oggi è anche peggiore, poiché i cumuli in strada potrebbero addirittura aumentare di un paio di centinaia di tonnellate rispetto all'ultimo bollettino ufficiale dell'Asia, un pericolo che si cercherà di evitare con la raccolta notturna.