Polizia provinciale, il bilancio

Via l'amianto dal condominio di Bassolino

Posillipo, rimosso a spese degli inquilini
Trovate decine di discariche fuorilegge
4 agosto 2011 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

Amianto fatto rimuovere dal palazzo in cui abita l'exgovematoreAntonio Bassolino, il sequestro del cantiere sull'isolotto Isca di proprietà dell'attore Luca De Filippo (che ha poi sanato tutte le irregolarità), stangate per alcuni milioni di euro e raffica di denunce a decine di aziende che smaltivano illegalmente i rifiuti. La polizia provinciale mette in campo la task force sui reati ambientali e raccoglie i primi, significativi risultati. Sotto la guida del comandante Lucia Rea, i 130 agenti del Corpo lavorano infatti a stretto contatto - anche attraverso il nucleo di polizia giudiziaria - con le Procure di Napoli, Nola e Torre Annunziata da cui ricevono centinaia di deleghe. Scattano le indagini e l'esito è spesso clamoroso. Gli «angeli» dell'ambiente hanno posto i sigilli a un'area di 15mila metri quadrati adibita a discarica non autorizzata a Boscotrecase, nel cuore del parco nazionale del Vesuvio: nello sversatoio illegale sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi come amianto, pneumatici e persino veicoli bruciati. Analoghe operazioni sono state condotte a Caivano e Grumo Neva-no, dove addirittura le scorie venivano nascoste sotto terra. I sigilli hanno riguardato anche un'area di 51 mila metri quadrati a Torre Annunziata: avrebbe dovuto ospitare un centro commerciale ed era diventata una discarica fuorilegge. Nel quartiere napoletano di Fuori-grotta gli uomini della Rea sono scesi in campo per sequestrare una grande lavanderia industriale, finita nel mirino della magistratura a causa delle emissioni ritenute nocive. A Posillipo, invece, la rimozione dell'amianto dai 200 metri quadrati di tetto condominiale dell'edificio in cui abita l'ex presidente della Regione Bassolino è avvenuta con il consenso di tutti i residenti, che si sono accollati le spese. Sull'isolotto Isca, infine, la polizia provinciale è intervenuta per fermare i lavori di ristrutturazione poiché all'epoca dei fatti non tutte le carte erano in regola. In parallelo il Corpo ha svolto un'intensa attività di prevenzione con verifiche e controlli a tappeto nelle aziende in relazione allo smaltimento dei rifiuti. Proprio nell'ambito di queste attività il mese scorso gli agenti hanno sequestrato anche un camion dell'Asia, scatenando la reazione dei vertici dell'azienda. Tra i compiti assegnati al comandante Rea non c'è, comunque, solo la tutela dell'ambiente. I poliziotti provinciali hanno infatti presidiato per settimane il varco Pisacane del porto, garantendo una maggiore sicurezza ai crocieristi (impegno richiesto dopo la tragedia del turista americano, morto a causa di un tentativo di rapina). Il bilancio è stato da record: in quaranta giorni sono stati elevati 1.756 verbali a centauri e automobilisti indisciplinati per una cifra complessiva di 250mila euro. «Abbiamo ottenuto che queste risorse siano interamente utilizzate per il potenziamento del Corpo», spiega il comandante Rea. Infine l'impegno in mare, con mezzi veloci e uomini specializzati, per prevenire incidenti e aiutare i diportisti in difficoltà. Al fianco della polizia provinciale si schiera il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore: «Il Corpo, riorganizzato di recente grazie all'impegno del comandante Rea, rappresenta un prezioso supporto nell'attività di indagine sui reati ambientali ma non solo. Mi dispiace che qualcuno dica di non conoscere la polizia provinciale - attacca Lepore, in polemica con l'Asia - perché siamo in presenza di agenti che dimostrano grande efficienza e abnegazione».

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