Nel piano di racolta porta a porta sono già coinvolti 145mila abitanti. E i risultati quantitativi e qualitativi sono confortanti

La sfida della differenziata

4 agosto 2011 - Grancesco Iacotucci
Fonte: Terra

Sulla raccolta differenziata dei rifiuti a Napoli in questi giorni si gioca con i numeri. Spesso però si inseguono cifre senza pesare le scelte che stanno prendendo forma in questi giorni. Ad oggi infatti sono coinvolti nel piano di raccolta porta a porta 145mila abitanti con una media di raccolta differenziata del 66%, Tra settembre e dicembre 2011 saranno coinvolti altri 170milan abitanti nel progetto di raccolta differenziata porta a porta. Per il 2012 è previsto dall'accordo con il Ministero dell'Ambiente ed il Conai e il coinvolgimento di altri 165mila abitanti. Per comprendere questi numeri basti pensare che Salerno, città portata come esempio per la Campania e per l'Italia, ha 140mila abitanti ed è arrivata al 70% di raccolta differenziata con un progetto durato più di un anno. Il Comune di Napoli in quattro mesi, quindi, si propone di allargare il servizio di porta a porta di una fetta di città che è ben più grande della intera Salerno. I risultati ottenuti in termini quantitativi e qualitativi nei quartieri dove già è attivo il porta a porta sono confortanti. Pur in una eterna crisi rifiuti le percentuali di raccolta differenziata sono rimaste molto elevate e la purezza dei materiali (certificata dai consorzi di filiera) è ben al di sotto dei limiti consentiti per il contributo pieno dovuto per il conferimento di materiali riciclati. Dove il peso ed il contributo della raccolta differenziata da tutto il suo contributo è ovviamente sul peso della frazione indifferenziata. destinata a calare decisamente nei prossimi mesi. Avere ogni giorno, come succede oggi, 1.200 tonnellate di rifiuti indifferenziati da smaltire è un impegno gravoso, arrivare in pochi mesi a doverne smaltire meno di 800 sarebbe un grandissimo risultato, non solo economico ma anche di decoro della città, visto che in più di metà della città non ci saranno più cassonetti per le strade. Altro fattore da non sottovalutare è il contributo per il recupero dei materiali differenziati, lo stesso presidente del Conai ha parlato di ben 15 milioni di euro stimati per i materiali dalla raccolta differenziata dal comune di Napoli. Se a questo si aggiunge lo sforzo per la realizzazione delle isole ecologiche fisse, unito al programma delle isole ecologiche mobili già messe in campo, e si aggiunge anche il piano per gli impianti di compostaggio per valorizzare la frazione umida differenziata e farla diventare compost da usare nei parchi cittadini, si può veramente dire che anche a Napoli il problema rifiuti sta per diventare sempre di più una risorsa preziosa per la città.

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