Il Terzo Polo attacca. Benincasa (Udc): «L'ex pm cambia le carte in tavola dopo essere stato eletto». Di Monda (Fli): «Obiettivi irraggiungibili, ora apriamo gli occhi per il bene dei napoletani»

Differenziata, fuoco su de Magistris

Caos sui numeri del riciclo dopo i dubbi sollevati in Consiglio da Andrea Santoro di Fli
4 agosto 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Fuoco incrociato e veleno sui numera previsti per la raccolta differenziata. A sollevare la polemica durante il consiglio monotematico di martedì era stato il capogruppo di Fli, Andrea Santoro. Una polemica in cui si è inserito il capo dell'opposizione, Gianni Lettieri, con un intervento al vetriolo: «Come già successo con l'ingiustificabile annuncio di una città pulita in cinque giorni, puntualmente disatteso, de Magistris, smentendo anche quanto annunciato consiglio, continua a dare i numeri - accusa l'ex numero uno degli Industriali - questa volta indicando un'altissima percentuale di differenziata da raggiungere in sei mesi. In campagna elettorale - ricorda Lettieri - de Magistris indicava il raggiungimento del 70% di differenziata in sei mesi dal suo insediamento. Ne sono passati già due e, ad oggi, la percentuale è addirittura diminuita. Tra l'altro, poi, il sindaco omette di dire come tratterà il residuo dell'indifferenziata. Insomma, siamo di fronte a i soliti annunci. Poi - conclude Lettieri - tra qualche settimana, quando i risultati non arriveranno, de Magistris inventerà qualche congiura a suo danno per mascherare l'ennesimo fallimento amministrativo. Napoli ed i napoletani meritano un sindaco serio e responsabile e non un venditore di fumo». Non tarda però ad arrivare la replica del primo cittadino, visibilmente imbufalito da questi ulteriori affondi: «In merito al tema della raccolta differenziata porta a porta, non esiste nessun balletto di cifre e nessuna smentita di quanto dichiarato dall'Amministrazione nelle scorse settimane - dice - Come abbiamo sempre detto, l'obiettivo del 70% entro sei mesi dall'avvio del progetto è infatti alla nostra portata, come ratificato dal piano firmato con il ministero dell'Ambiente e con il Conai, e come testimoniato dal fatto che laddove la raccolta differenziata porta a porta è già partita, il 70% è stato raggiunto». «Dunque - spiega in accordo con Sodano - non ci sono stati cambiamenti nei tempi e nelle cifre annunciate: 70% di raccolta differenziata porta a porta in sei mesi, questi ultimi da calcolare a partire dal momento in cui il piano si avvia concretamente nei quartieri. Inoltre, perchè la raccolta differenziata porta a porta sia estesa a tutta la città serve una adeguata copertura finanziaria: per questo abbiamo chiesto alla Regione e al Governo che il Comune sia autorizzato ad accedere direttamente ai fondi - sia Fas che comunitari - per realizzare gli impianti necessari». «Dove non ci sarà la raccolta differenziata porta a porta, comunque - si sottolinea ancora, dando più o meno ragione agli accusatori - saranno predisposte isole ecologiche mobili per consentire a tutti i cittadini di partecipare alla rivoluzione ambientale, la stessa che abbiamo avviato pur dovendo affrontare contestualmente un'emergenza ereditata dal passato come quella dei rifiuti in giacenza per strada». Infine sulle attuali cifre del riciclo l'ex pm attacca la stampa: «Si crea confusione valutando i dati della gestione Iervolino». L'attacco a de Magistris arriva però anche dal Terzo Polo, che dopo le affermazioni di Santoro che ha fatto giustamente notare: «La differenziata non supererà a gennaio la soglia del 44%», entra in campo anche l'esponente cittadino dell'Udc, Fabio Benincasa: «Dopo gli spot berlusconiani Napoli ha bisogno di fatti - dice - all'indomani delle elezioni, come molti napoletani avevo capito che il sindaco de Magistris si fosse impegnato a garantire il risultato del 70% di raccolta differenziata in sei mesi, Efrn *** e cioè entro la fine del 2011. Oggi - spiega Benincasa - comprendo meglio, non essendo un tecnico del settore, che il lusinghiero obiettivo non si riferiva alla percentuale di raccolta differenziata complessiva ma alla copertura territoriale del cosiddetto "porta a porta". Capisco solo oggi, inoltre, - aggiunge il coordinatore cittadino dell'Udc - dalle dichiarazioni di de Magistris, e come me molti napoletani, che i sei mesi per il raggiungimento del brillante risultato che proietterebbe Napoli ai vertici italiani in tema di differenziata, non era quello dell'insediamento della nuova amministrazione, bensì quello, meno definito temporalmente dell'avvio del progetto di porta a porta, a sua volta subordinato a quello che i giuristi chiamano il fatto di un terzo, cioè l'erogazione dei necessari fondi da parte del Governo». Per Fli, dopo l'apertura del caso da parte del capogruppo di via Verdi Santoro, si esprime anche Raffaele Di Monda: «La promessa del sindaco? Smascherata da Santoro, da oggi avremo ancora di più gli occhi aperti - dice - per far sì che la gente possa conoscere sempre la verita».

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