Termovalorizzatore, vince la Regione

La soddisfazione di Caldoro: «Fugato ogni dubbio su un iter previsto dalle leggi nazionali, adesso spero che non ci siano più parole di troppo su un argomento che è di nostra pertinenza. Il mio parere non cambia, il dispositivo è necessario»
4 agosto 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. La Regione vince il braccio di ferro sul termovalorizzatore, almeno secondo i giudici del tribunale amministrativo. Il Tar del Lazio ha infatti rigettato il ricorso contro la procedura di gara per il termovalorizzatore di Napoli Est presentato dalla Neam, società di scopo varata dall'Asia, l'azienda speciale del Comune addetta all'igiene della città, che inizialmente era stata incaricata di realizzare insieme ad un altro soggetto l'impianto all'interno depuratore di Ponticelli. Il ricorso è stato giudicato infondato e quindi rigettato. Alla luce delle leggi attuali in materia di ciclo dei rifiuti, infatti, in base alle quali spetta alle Province gestire gli impianti, e ai Comuni la raccolta e il trasporto, il Comune di Napoli - ha stabilito il Tar - non può «vantare alcuna titolarità di funzioni e competenze in ordine alla costruzione e gestione del termovalonzzatore». A impugnare il bando di gara per la realizzazione dell'inceneritore di Napoli Est era stata dunque la Neam, che facendo capo alla partecipata ambientale del Comune, sostiene di essere stata danneggiata dalla procedura di gara varata dal commissario, Alberto Caro-tenuto nominato dal governatore campano Stefano Caldoro, così come previsto dalla legge del gennaio scorso in materia di rifiuti. Successivamente, nel corso della discussione davanti al tribunale amministrativo si è costituito anche il Comune di Napoli che ha chiesto l'annullamento della delibera con la quale la Regione Campania revocò al Comune il diritto di superficie sull'area in cui realizzare l'impianto proprio quando era previsto che a costruire l'impianto doveva essere la dittà partecipata. L'area, in base alla delibera regionale dello scorso aprile, sarà affidata al soggetto che si aggiudicherà la gara una volta concluse le procedure per l'assegnazione dei lavori. Per il bando il termine ultimo per presentare le domande scade il 20 settembre. «Aver vinto il ricorso al Tar toglie tutte le parole in più e riconosce la correttezza amministrativa del percorso che abbiamo messo in campo - commenta il governatore Caldoro - La sentenza fuga ogni dubbio su un iter, previsto da decreti nazionali, che era stato più volte criticato - afferma inoltre il presidente di Palazzo Santa Lucia - Alcune misure non erano facili. È il riconoscimento della serietà, della correttezza e della trasparenza dell'azione della Giunta, una cosa di cui sono orgoglioso». «È inutile tornare sull'argomento - conclude Caldoro - che il termovalorizzatore serva lo dice l'Europa. Anche quando i rifiuti vanno all'estero si usano quegli impianti». Mette il piede sull'acceleratore, infine, il consigliere regionale di Forza del Sud, Angelo Marino: «Ora non si perda tempo, la Regione costruisca il termovalorizzatore».

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