Sulle ordinanze deciderà l'Arpac

3 agosto 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Il Roma

NAPOLI. Dal Tar del Lazio arriva un nuovo colpo di scena a riguardo dei trasferimenti di immondizia nelle altre province. Dopo lo scontro con la Regione, che ha emanato la nuova ordinanza fino al 9 agosto contravvenendo al veto imposto dal tribunale amministrativo, i giudici stavolta escono in qualche modo dai giochi, lasciando all'Arpac la decisione finale di valutare le condizioni delle discariche di Terzigno e Chiaiano prima di passare direttamente all'utilizzo degli invasi di Savignano Irpino, nell'Avellinese, e San Tammaro a Caserta. Un nuovo duro colpo, insomma, potrebbe essere questo inflitto a Napoli e provincia, poiché finora il dispositivo di Stefano Caldoro è stato possibile secondo le valutazioni della società provinciale Sapna. La boccata d'ossigeno prodotta dall'ordinanza regionale per i flussi extraprovinciali, continuerà, intanto, così come previsto dal provvedimento firmato lo scorso sabato dal governatore della Campania, Stefano Caldoro, fino al 9 agosto. Ma novità potrebbero esserci però per il futuro. Il Tar del Lazio, infatti, respingendo la richiesta di sospensiva dell'ordinanza, presentata dalle Province di Caserta e Avellino ha dunque contemporaneamente stabilito che, entro il 31 agosto, quando riunirà le camere di consiglio, la Regione, attraverso l'Arpac, fornisca i dati tecnici sulla reale capacità delle discariche della provincia di Napoli. Nel provvedimento il Tar ha inoltre espresso la necessità che «siano indicate e documentate esaustivamente le iniziative in atto del- l'Amministrazione regionale» per arrivare alla gestione ordinaria dei rifiuti nelle province di Napoli e Salerno. Nonostante la decisione del Tar non sospenda l'efficacia dell'ordinanza regionale, le Province di Caserta e Avellino hanno comunque espresso la loro soddisfazione. Domenico Zinzi, presidente in Terra di lavoro, ha sottolineato che dal Tar arriva un dato che «conforta» perchè i dati sulla capienza degli invasi di Chiaiano e Terzigno «dimostreranno che possono ancora ricevere spazzatura». Cava Sari a Terzigno, però, in base all'accordo dello scorso gennaio con il Governo nazionale, può accogliere i rifiuti solo dei 18 Comuni della zona rossa del Vesuvio. «Il Tar ha bloccato l'uso strumentale e sistematico dei provvedimenti straordinari - ha spiegato Giancarlo Viglione, legale della Provincia di Avellino - Oggi il presidente del Tar pone due principi: si può sversare nella provincia di Avellino solo dopo che gli organismi tecnici competenti hanno attestato l'inidoneità delle discariche della provincia di Napoli e che le ordinanze sono provvedimenti eccezionali alle quali si può ricorrere solo dopo aver assunto tutte le iniziative per una gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti in quelle province». Soltanto oggi, intanto, si conosceranno le decisioni del Tar sul ricorso presentato dal Comune di Napoli e dall'Asia contro le procedure di gara per la realizzazione del termovalorizzatore nella periferia Est della città. La terza sezione del Tribunale amministrativo del Lazio, infatti, si è riservata altre 24 ore di tempo prima di depositare la sentenza a riguardo del termovalorizzatore che andrebbe costruito nel depuratore Napoli Est di Ponticelli

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