Sì ai trasferimenti fuori provincia per 7 giorni

Rifiuti, niente sospensiva: il Tar ordina alla Regione di fornire un nuovo piano e i dati sulle discariche
3 agosto 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Dal tar del Lazio via libera con riserva ai trasferimenti dei rifiuti di Napoli ad Avellino e Caserta. Il tribunale amministrativo ha stabilito che i viaggi della monnezza verso le discariche di Savi-gnano Irpino e di San Tammaro potranno andare avanti fino al 9 agosto come stabilito nell'ordinanza del governatore Caldoro (la terza dall'inizio di quest'ennesima crisi, ma che entro il 31 agosto, quando il tar riunirà la camera di consiglio, la Regione dovrà fornire notizie precise sulle iniziative intraprese per rendere autonome le province di Napoli e Salerno che attualmente esportano la spazzatura. E non solo: i dati sulle residue capacità delle cave di Chiaiano e Terzigno dovranno essere certificate dall'Arpac e non dalla Sapna (la società di Napoli che gestisce il ciclo dei rifiuti in quella provincia). Proprio sul presupposto dell'esaurirsi dei siti di smaltimento, infatti, si basa il provvedimento del governatore Caldoro. Ma le province nel loro ricorso avevano sottolineato che l'ordinanza non poteva essere giustificata con una situazione di «conclamata urgenza» come prevede la legge perché nel napoletano ci sarebbero due discariche (quella di Terzigno e quella di Chiaiano, appunto) che avrebbero ancora la possibilità di ospitare rifiuti. In realtà a Terzigno da quasi un anno sversano solo i  diciotto comuni dell'area rossa in base a un accordo firmato dai sindaci con il presidente Berlusconi. Diversa la situazione di Chiaiano che avrebbe una capacità residua limita-ta'the si aggirerebbe intorno alle 30 mila tonnellate. Ieri il presidente del Tar del Lazio aveva convocato i legali della Regione, una mossa non del tutto scontata. Oggi la sentenza commentata con favore dalle province di Avellino e Caserta. «Il presidente del Tar ha bloccato l'uso strumentale e sistematico dei provvedimenti straordinari - ha detto l'avvocato Giancarlo Viglione, legale della Provincia di Avellino - è una vittoria del diritto a salvaguardia del territorio. Oggi il presidente del Tar pone due principi: si può sversare nella provincia di Avellino solo dopo che gli organismi tecnici competenti hanno attestato l'inidoneità delle discariche della provincia di Napoli; le ordinanze sono provvedimenti eccezionali, si può ricorrere ad esse solo dopo aver assunto tutte le iniziative per una gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti in quelle province». E dal canto suo il presidente casertano, Domenico Zinzi, ha sostenuto «Il Tar Lazio ha stabilito che la (Regione, deve dar conto delle iniziative concrete messe in atto per giungere ad una situazione di ordinarietà nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Questo principio per noi è sacro: ogni provincia deve provvedere autornomamente senza scaricare sugli altri Ile proprie inefficienze: noi lo stiamo facendo da tempo, siamo autosufficienti. È iunta l'ora che raggiungano questa condizione anche Napoli e provincia». Il tar, invece, non si è ancora pronunciato sul ricorso presentato dalla Neam, società di scopo varata da Asia, l'azienda che raccoglie la spazzatura a Napoli, contro il bando per il termova *** tonzzatore di Napoli est. 11 presidente della terza sezione del tar del Lazio ha, infatti, deciso di rinviare di 24 ore il deposito della sentenza. L'istanza era stata presentata nel mese di giugno e davanti al tribunale amministrativo si era costituito anche il Comune di Napoli che ha chiesto l'annullamento della delibera regionale di assegnazione dei terreni. La discussione si è tenuta il 13 luglio e la sentenza avrebbe dovuto essere depositata dopo una settimana. La situazione è diventata ancora più complessa da quando il nuovo sindaco, Luigi De Magistris, si è dichiarato contrario alla realiz7a7ione dell'impianto: se il bando fosse annullato, l'Asia dovrebbe gestirne un altro, ma il suo azionista unico, il Comune di Napoli, difficilmente sarebbe d'accordo.

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