IL NOLANO piano rifiuti fa discutere
NOLA - Mesi di incontri, di botta e risposta tra i sindaci dell'area nolana e la Provincia di Napoli. Una lunga fase di confronto che è culminata con un firma che ha chiuso un dibattito interminabile. Previsti piani di potenziamento della raccolta differenziata - i Municipi mirano a raggiungere il 60 per cento di alternativo - e la completa autosufficienza dei Comuni firmatari, tramite la rea-liz7Azione di impianti di discarica e di compostaggio o di digestione anaerobica. Il commissario agli impianti di discarica in provincia di Napoli, Annunziato Vardè, si impegnerà a realizzare nel Nolano solo i siti previsti dall'accordo stesso e a realizzare interventi solo con la condivisione degli amministratori locali. Categoricamente esclusa l'apertura di discariche per il tal quale. Questo era infatti il problema più sentito da cittadini ed associazioni. Per mesi infatti le associazioni del territorio si sono battute per scongiurare le realizzazione dell'ennesima cava sul territorio. "Il Nolano ha già prestato ilfianco all'emergenza rifiuti - hanno detto dai Comitati - è impensabile realizzare una nuova discarica per il tal quale". Sotto accusa infatti è finito l'impatto che avrebbe potuto avere sulla salute pubblica l'apertura di una nuova cava che si sarebbe unita a quelle di Paenzano, Tufino e Casamarciano. Nei siti - ancora da individuare - verranno infatti conferiti rifiuti precedenti biostabilizzati nello Stir di Tufino che sarà potenziato e reso al passo con i tempi'. Uno dei limiti riscontrati è proprio quello relativo alla mancata indiduazione di zone dove poter realizzare impianti. I sindaci del nolano infatti hanno rinviato a data da stabilirsi ogni decisione relativa all'ubicazione dei singoli impianti, dimostrando di non sapere essi stessi di che cosa e di quali priorità ha bisogno il territorio per realizzare un accettabile ciclo dei rifiuti. Tra i siti disponibili sono state già individuate le discariche chiuse di Paenzano 1 e 2 che verranno così ricomposte con il compost fuori specifica (ossia il derivato del trattamento biologico della parte organica del rifiuto indifferenziato) prodotto dallo stir di Tufino, in quantità pari a quanto prodotto nel Nolano. La condizione imposta dai sindaci del territorio, oltre a quella di non aprire altre cave, è stata quella di scongiurare l'arrivo sul territorio dei rifiuti partenopei. "Nel Nolano mai più immondizia di Napoli", è stato questo il diktat delle amministrazioni comunali del territorio. "L'autonomia dell'area rimane il punto nodale su cui ci stiamo muovendo - ha dichiarato il presidente della Provincia di Napoli Cesaro - ed è quanto mai importante che stiamo individuando con precisione anche i siti di discarica che non vedranno assolutamente più conferire il tal quale, ma piuttosto materiale utile alla ricomposizione del territorio".