IL SINDACO RILANCIA "Porteremo i rifiuti all'estero, costa meno che conferirli a Caivano"

Nuora ordìnania, Caldoro sfida le Provìnce

31 luglio 2011 - ren.cas.
Fonte: Cronache di Napoli

Il governatore della Campania, Stefano Caldoro, ha firmato una nuova ordinanza per i flussi extraprovinciali e disposto lo sversamenti dei rifiuti napoletani a San Tammaro e a Savignano Irpino, nonostante la decisione del Tar Lazio che dava ragione alle Province di Caserta e Avellino e ribadiva l'eccezionalità di simili ordinanze (siamo invece al terzo sversamento nel giro di un mese). Il provvedimento, firmato dopo aver accertato le criticità degli impianti stir di Napoli che sono quasi saturi, è operativo già da ieri sera. La frazione umida tritovagliata, proveniente dagli stir napoletani, sarà qindi svernata a Savignano Irpino e San Tammaro. Il nuovo provvedimento, il terzo, consentirà di continuare con le operazioni di svuotamento degli stir che accoglieranno, così, i rifiuti di Napoli e della provincia. Due analoghe ordinanze del governatore Cal-doro sono state emesse l'8 e il 14 luglio scorsi. Questa di ieri, la terza, scadrà il 9 agosto e prevede sversamenti per un totale di 800 tonnellate: 400 a Savignano Irpino e 400 a San Tammaro. Di fatto, le province hanno sempre mostrato disponibilità nell'accogliere i rifiuti provenienti dal capoluogo partenopeo anche se, nelle scorse settimane, le Province di Avellino e Caserta avevano presentato ricorso al Tar del Lazio che temeva "un uso indiscriminato e sistematico di tali provvedimenti". Proprio nei giorni scorsi, il tribunale amministrativo aveva accolto la richiesta presentata dai legali dalle Province di Caserta (che si era affidata all'avvocato Antonio Spasiano) e di Avellino: i giudici, nelle motivazioni, hanno precisato che questa tipologia di ordinanza deve avere carattere di "eccezionalita" e la sua adozione è condizionata dall'accertata mancanza di "capacità degli impianti presenti nella provincia di Napoli". Caldoro ha deciso di reiterare il provvedimento, adducendo come giustificazione proprio le difficoltà che stanno vivendo gli impianti di tritovagliatura del napoletano, pressoché saturi. Nei giorni scorsi, l'impianto Stir di Giugliano è rimasto fermo per due giorni a causa di problemi tecnici e il blocco ha rallentato fortemente il recupero delle giacenze dei rifiuti ancora per strada nei quartieri di Napoli. A stretto giro è arrivata la replica del presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi: "Non ho parole. L'arroganza della Regione Campania non si ferma nemmeno di fronte ad una sentenza del Tar Lazio". "Il provvedimento del Tar Lazio - ha aggiunto Zinzi - era stato molto chiaro: la Regione, prima di mandare i rifiuti di Napoli nelle altre province campane, deve dimostrare di aver riempito le discariche presenti sul territorio della provincia di Napoli. Siccome a noi risulta con certezza che sia Chiaiano che Terzi-Qno possono ancora accogliere un'importante quantità di spazzatura, è evidente come l'ordinanza emessa dalla Regione non rispetti quanto prescritto dal Tar appena due giorni fa". Intanto in serata il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ointervistato da Gianni Minoli ha confermato l'idea di conferire la spazzatura della città all'estero: "In attesa di concludere il ciclo virtuoso dei rifiuti abbiamo individuato nel frattempo la scelta di portarli all'estero: ci costa meno che portarli a Caivano".

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