UN PIANO SENZA SOSTEGNO DEL GOVERNO

Prestigiacomo da De Magistris senza fondi per la differenziata

30 luglio 2011 - Adriana Pollice
Fonte: Il Manifesto

Il ministro Stefania Prestigiacomo è volata ieri a Napoli. Il primo di molti altri incontri, assicura, comincia direttamente a casa del sindaco Luigi de Magistris: in sala Giunta foto di rito con il primo cittadino, il vicesindaco, il presidente del Conai e quello di Asia. «Su una cosa io e de Magistris siamo stati d'accordo sin dall'inizio: basta con le emergenze» dichiara il ministro. Poi assicura: «Qui si respira un'aria nuova». Due parole sulla differenziata porta a porta e poi tutti di corsa in prefettura, dove il governatore Caldo-ro e il presidente della Provincia Cesaro attendono, mentre il gruppo in arrivo da Palazzo San Giacomo si ferma per un caffè al Gambrinus. Ma la visita a Napoli cosa produce? La Prestigiacomo mette subito le mani avanti: per il 2011 fondi al ministero non ce ne sono, bisognerà aspettare il 2012 e sparare di esserci ancora a Roma. In quel caso dei 10 milioni di euro per la differenziata «una quota significativa sarà destinata a Napoli» assicura. Per arrivare l'anno prossimo a 500mila partenopei serviti dal porta a porta (obiettivo 68% di differenziata) si dovrà fare conto sui 9 milioni di euro fermi nelle casse regionali e sul sostegno del Conai, che non dà un budget preciso. Poi tutti in posa per la firma del Protocollo d'intesa. Un documento a cui i partecipanti hanno cominciato a lavorare dall'incontro di martedì scorso a Roma. Nessun accenno al termovaloriLzatore di Napoli est, inutile rovinare il clima cordiale con de Magistris, che non ne vuole sentire parlare, o far indispettire il governatore e gli amici della Lega, che premono per avviare l'opera. «Pende un ricorso al Tar - spiega la Prestigiacomo - attendiamo l'esito e poi se ne discute». Nel piano per rendere autonoma la provincia di Napoli novità non se ne vedono. Raccolta differenziata, che del resto è un impegno di legge, e conversione delle cave abbandonate o dismesse in discariche, ma se si riesce a convincere comuni e popolazioni, magari per imbottirle di «compost fuori specifica». Cioè la Frazione umida stabilizzata prodotta dagli Stir, un materiale terroso pieno di impurità e soprattutto di plastica che, a detta dei tecnici, può finire in cava solo se la cava viene impermeabilizzata. Per produrre la Futs si metterà mano di nuovo agli impianti di Tufino e Giugliano, che prima andrebbero liberati dall'immondizia arretrata però. Nei testo anche il via libera ai rifiuti napoletani per lo smaltimento extra nazione, eventuale approdo per ora ancora top secret. Lunedì, intanto, arriverà in Procura l'esposto denuncia sul geyser di percolato esploso giovedì mattina nella discarica di Chiaiano, il video sarà consegnato anche al Noe dei carabinieri. «Abbiamo a che fare con enti e gestori il cui curriculum la dice lunga - spiega Antonio Musella, portavoce dei comitati - Le inchieste sul presidente della provincia le conosciamo tutti, la Ibi che ha costruito e gestito la discarica ha avuto l'interdittiva antimafia e su Sap Na mi pare che il primo presidente fosse Corrado Catenacci, finito nell'inchieste sullo smaltimento del percolato».

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