Stop ai rifiuti fuori provincia Riesplode la crisi

Sì del Tar del Lazio al ricorso di Avellino La Regione insiste: servono gli impianti
29 luglio 2011 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

Il Tar del Lazio blocca le ordinanze che il governatore della Campania, Stefano Caldoro, ha il potere di emettere per far conferire i rifiuti di Napoli nelle discariche delle altre province. Per firmare altri provvedimenti il presidente della Regione non potrà appellarsi solo all'emergenza e all'eccezionalità: dovrà infatti dimostrare che gli impianti presenti sul territorio provinciale di Napoli (Terzigno e Chiaiano) siano saturi. E questa la motivazione alla base dell'ordinanza depositata dal Tar del Lazio, che ha esaminato il ricorso presentato dall'amministrazione provinciale di Avellino contro l'ordinanza di Caldoro del 14 luglio scorso con la quale era stato disposto che a Pustarza si potesse svernare per altri dieci giorni la frazione umida degli impianti di Caivano e Battipaglia (circa 4mila tonnellate). Una vittoria del presidente della Provincia di Avellino Cosimo Sibilia ma anche del leader dell'amministrazione provinciale di Caserta Domenico Zinzi che rischia di far esplodere una nuova emergenza rifiuti proprio ora che la situazione sta lentamente e faticosamente tornando alla normalità. «Per noi è un risultato importante - commenta Sibilia - Si sancisce un principio fondamentale per evitare che conferimenti indiscriminati possano mettere in difficoltà l'Irpinia, che è realtà virtuosa nella gestione del ciclo dei rifiuti. L'attenzione, comunque, resterà sempre alta per difendere il nostro territorio». «Sono state accolte - spiega l'avvocato Giancarlo Viglione che ha tutelato gli interessi della Provincia davanti al Tar - tutte le motivazioni del nostro ricorso. Guai se il Tar si fosse limitato solo a sancire che l'ultima ordinanza Caldoro aveva esaurito i suoi effetti. Ci sarebbe stata subito un'altra ordinanza. E, invece, il tribunale amministrativo, così come avevamo sollecitato, ha emesso un'ordinanza con l'indicazione di alcuni indirizzi precisi per il futuro». Zinzi esulta: «L'ordinanza del Tar Lazio ha dato ragione alla Provincia di Caserta su tutta la linea. E una vittoria dei casertani. La giustizia amministrativa ha confermato che Napoli non può sistematicamente portare i suoi rifiuti a San Tammaro. Con questa decisione saranno evitati ulteriori soprusi ai danni della provincia di Caserta, che ha lavorato duramente per conquistare l'autonomia nella gestione del ciclo integrato e che non può permettersi di accogliere i rifiuti napoletani. Dal provvedimento del Tar Lazio deriva che la discarica di Terzigno non può essere riservata esclusivamente ai comuni vesuviani e che quella di Chiaiano va immediatamente utilizzata in tutte le sue potenzialità». La decisione del Tar Lazio conferma le preoccupazioni della Regione che da tempo sollecita la costruzione degli impianti per uscire definitivamente dall'emergenza. Il problema, fanno sapere da Palazzo Santa Lucia, è mettere a punto interventi strutturali, non immediati ed estemporanei come le ordinanze. Da qui la necessità di realizzare nuove sinergie e collaborazioni bipartisan. Solo così, è il ragionamento degli esperti della Regione, sarà possibile affrontare la crisi senza ambiguità e voltare finalmente pagina dopo anni di incertezze e fallimenti. Di tutto ciò si discuterà oggi in occasione della visita in città di Stefania Prestigiacomo. Il ministro dell'Ambiente sarà alle 11 a Palazzo San Giacomo per una conferenza stampa sull'incremento della differenziata con il sindaco Luigi de Magistris, il vice Tommaso Sodano, il direttore generale del Conai Walter Facciotto e il presidente dell'Asia Raphael Rossi. Subito dopo sara in Prefettura per la firma di un protocollo d'intesa. «L'incontro con il ministro è la dimostrazione di come il rapporto interistituzionale che si è creato tra governo, Regione, Provincia e Comune stia andando verso la direzione auspicata» commenta il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro.

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